Trend estivi di cui forse non c’era il bisogno

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14 giugno 2013

“A volte ritornano” è il titolo di un romanzo di Stephen King che ho letto molti anni fa (e che, ammetto, mi ha fatto abbastanza paura).

Queste parole mi sembravano adatte per parlare di alcuni trend estivi che arrivano direttamente dal passato e di cui vi parlo oggi.

Il “crop top”, cioè il top corto, le espadrillas e la salopette (anche in Italia chiamata spesso con il termine inglese “overall”).

Onestamente, potevamo farne a meno, voi che ne pensate?

Per quanto riguarda il crop top, non è che non mi piaccia in sé, anzi (tutti quelli proposti dalla collezione Resort 2014 di Dior sono davvero belli), ma necessita di addominali tonici e pancia piatta, quindi non è per tutti. Quando qualcosa non è per tutti, stranamente a volte viene percepito nel modo contrario, ci avete mai fatto caso? Un esempio della mia teoria? I leggings.

Il modo migliore per portare il crop top è con pantaloni o gonne a vita alta, perché non si dovrebbe scoprire troppo la pancia. Diane Kruger, Zoe Saldana e Beyoncé sono un perfetto esempio di come indossarlo.

Per quanto riguarda le espadrillas, non mi sono mai piaciute, quindi non so neanche dirvi se sono davvero comode come si dice. Chanel le ha messe ai piedi delle fashion blogger più famose (molte di loro le hanno ricevute in omaggio), e si sa che la doppia C esercita costantemente fascino sulle fashioniste di tutto il mondo.

Poi altri brand, da quelli di lusso ai low cost, le hanno proposte in molti colori e fantasie. Sarà che ho un debole per l’animalier, ma quelle che mi dispiacciono meno (sto usando un eufemisomo) sono di Céline, viste ai piedi di Cameron Diaz, anche se proprio non mi ci vedo con quelle “cose” ai piedi.

Diciamo che per andare al mare o a fare un giro in bici sono passabili, per ogni altra occasione no!

E arriviamo alla salopette, vista addosso a celebrities come Alexa Chung e Keira Knightley.

Io credo di averla portata solo da bambina, quando ero così piccola che i vestiti me li sceglieva mia madre.

Ho detto tutto. La trovo brutta, non dona a nessuno (perfino una ragazza eterea come la Knightley non è riuscita a valorizzarla, secondo me), è scomoda. Quando la tuta, in ogni modello e tessuto, dal jersey allo chiffon paillettato, ha cominciato a essere onnipresente nelle vetrine dei negozi mi sono chiesta “poi cos’altro proporranno?”.

Non oso immaginare cosa potrebbe arrivare dopo la salopette… Una versione deluxe del grembiule da cucina? La tasca davanti è perfetta per smartphone e tablet, dopotutto.

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