Il circo ad Osteria Nuova: domenica protesta dell’Oipa

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14 giugno 2013

Animali circo

Una foto di una protesta dell’Oipa Pesaro di qualche giorno fa

OSTERIA NUOVA – “Vogliamo un circo senza animali”. Questo il grido lanciato dall’Opia che domenica darà vita a un presidio di protesta. “Continua senza sosta l’arrivo di circhi con animali a Pesaro e nei comuni limitrofi – si legge in una nota diramata dall’Organizzazione internazionale protezione animali sezione di Pesaro e Urbino – Dopo poco più di un mese dall’attendamento del Circo Martini a Pesaro (che tra l’altro durante la sua permanenza nella nostra città ha subito una sanzione di 800 euro per diverse irregolarità riscontrate nel corso di controlli eseguiti dalle Guardie Zoofile OIPA) ora è la volta del circo Royal, attendato da pochi giorni a Osteria Nuova”.

Ecco che, “per sensibilizzare e informare le persone sulla crudeltà dei circhi con animali, in modo che scelgano di non entrare, per esprimere il nostro dissenso verso questo tristissimo “spettacolo” e chiedere a gran voce un circo pulito, senza sofferenza, fatto di artisti e non di animali usati e mostrati per il pubblico divertimento, domenica 16 giugno dalle ore 16.30 alle 18 (primo spettacolo alle ore 17.30) e dalle ore 20 alle ore 21.30 (secondo spettacolo alle ore 21.00) OIPA Sezione di Pesaro ha indetto un presidio di fronte all’ingresso del Circo Royal attendato a Osteria Nuova, nella zona industriale, in piazza Matteotti (parcheggio di fronte al Centro di Educazione Cinofila “SEC”)”.

“Non sappiamo con precisione quali e quanti animali vengano tenuti prigionieri in questo circo – continua l’Oipa Pesaro – Sul loro sito si vedono le immagini di tigri, leoni, cammelli, ippopotami, cavalli, zebre, giraffe e altri poveri animali. Quel che è certo è che tutti, indistintamente, vivrebbero molto meglio liberi nel loro ambiente naturale. Gli animali nei circhi sono animali nati e cresciuti in prigionia, la loro natura è stata piegata fin dalla tenera età con ricatti psicologici, privazione di cibo e acqua, botte, calci, frustate, pungolate e chissà cos’altro. La loro vita è fatta di gabbie, recinti, camion, catene e privazioni di ogni genere. In loro è stato impresso il terrore per l’uomo e quando sono al centro del tendone, sotto gli occhi del pubblico, eseguono quei movimenti e quegli esercizi del tutto innaturali e umilianti per loro non certo perché “si divertono” ma solo per la disperazione e la paura delle conseguenze a cui andrebbero incontro nel caso in cui “sbagliassero” o si rifiutassero. Sono questi gli “spettacoli educativi” di cui continuano a vantarsi i circensi (e non solo) e che i comuni della nostra provincia continuano a proporre ai loro cittadini e ai bambini”.

Conclusione: “Ancora oggi in Italia è consentita (e addirittura sovvenzionata!) una forma di “intrattenimento” che prevede la prigionia e lo sfruttamento a vita di questi animali… per qualche minuto del nostro divertimento! Non ci stancheremo mai di gridare la nostra rabbia e di dare voce a chi non ce l’ha. Non ci stancheremo mai di chiedere la liberazione di questi animali e l’abolizione di questi luoghi di prigionia! Tutta la cittadinanza i gruppi e le associazioni sono invitati a partecipare al presidio! Vogliamo essere vicini ai nostri fratelli prigionieri e schiavi e chiedere con tutte le nostre forze la loro liberazione”.

Questo è il link dell’evento Facebook creato per promuovere l’iniziativa: https://on.fb.me/11hzY9L. Per contatti e informazioni scrivere a vice-pesarourbino@oipa.org o telefonare al 320.5631293.

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