I tabulati telefonici e una intercettazione potrebbero incastrare Donald. L’omicidio? Per pagare i debiti e farsi una vacanza alle Baleari

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12 giugno 2013

PESARO – Lo diranno i tabulati telefonici se l’italo-marocchino Karim Bary fosse o meno sulla scena del delitto. Il calciatore dilettante, residente a Morciano, anche oggi ha confermato di essere stato fino a dopo mezzanotte con la ragazza di Donald e poi di essere tornato in Romagna telefonando, per strada, alla sua ex per farle gli auguri di compleanno. Ma avrebbe ammesso di aver custodito una Beretta 7.65 (compatibile con quella dell’omicidio) e di aver procurato casco e scooter utilizzati per il furto al distributore di Montecchio. Non solo, avrebbe anche ammesso che lunedì sera, dopo l’omicidio, avrebbe partecipato al tentativo di furto alla Tamoil.

Sarebbe stata però una mossa da film a inguaiare ulteriormente (in attesa dei tabulati telefonici di Karim Bary) la posizione di Donald Sabanov: i carabinieri, una volta fermati i due, li avrebbero lasciati soli in una stanza attivando telecamere e audio. In quel momento Karim avrebbe ricordato a Donald di non aver fatto niente quella sera. E Donald avrebbe confermato.

Il Carlino oggi rilancia la tesi dell’omicidio studiato per pagare i debiti di entrambi e organizzare una vacanza alle Baleari. Per il procuratore Manfredi Palumbo, però, ci potrebbe essere altro. Perché forse l’odio che Donald covava verso il titolare che lo aveva accolto come un figlio, dandogli lavoro, arrivava da altre situazioni. E non solo perché, secondo le ricostruzioni, secondo Donald, Ferri trattava male la sua famiglia. Alla base, forse, ci sarebbe stato un episodio preciso. A quella stessa famiglia hanno scritto gli amici di Andrea ferri sottolineando come “Il tempo della rabbia, dello sgomento, dei dubbi (ma non il dolore) deve terminare per tutti per lasciare posto agli infiniti veri ricordi di Andrea che sono solo caratterizzati da amore, amicizio, altruismo, felicità, spensieratezza e gioia da vivere”.

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