di Redazione
10 giugno 2013
PESARO – Il maltempo che ha messo in ginocchio l’Europa settentrionale si è fatto sentire anche in Francia, bloccando il viaggio di Raffaele Pierotti e della sua cavalla Oana, che hanno dovuto posticipare l’arrivo a Lourdes, inizialmente previsto per i primi giorni della settimana, ancora distante – domenica – circa 200 chilometri.
In una mattinata di primavera stupenda raggiungo Lodeve alle 10. In questa bella cittadina mi metto in cerca dell’ufficio nella cattedrale che può mettermi il timbro sulla Credenziale. Quello che mi mettono è il primo. In libreria cerco una carta topografica per quando finirò quella che ho usato fin qui, ma non ne trovo. Rifornito di viveri continuo a marciare fino alle 8 di sera. Attraverso un territorio bellissimo, ospitale, panoramico. Vedo sopra di me la prima aquila, pigra, scura rispetto a quelle del Furlo. Alle 17, dopo aver percorso una vallata, salgo su una catena montuosa infinita. Attorno ai 1000 metri di quota mi trovo solo in un territorio di estrema bellezza. Ormai alla fine della giornata cerco una buona pastura per Oana. E trovo un bel rifugio a Col du Liourel, nel cuore della Foresta Demaniale dei Monti d’Orb. Intorno erba a volontà. Il rifugio è aperto, spazioso, tenuto abbastanza in ordine. Il tetto ha una piccola parte guasta ma non piovendo posso utilizzarlo per passarvi la notte. Sistemata Oana si cerca la legna, si cena, si leggono due parole sul Vangelo, si pensa alle persone a casa. Fuori, nel buio, sento Oana masticare, vedo dalla finestra l’Orsa Maggiore, sento il bramito stridulo dei caprioli, per la prima volta in Francia. E’ il 6 giugno, due mesi dalla mia partenza.
7 giugno. Scendendo dal Monte Agut si arriva in tre ore e mezza a San Jervais sur Mare dove ho difficoltà ad uscirne per la cattiva segnalazione dell’itinerario per Santiago de Compostela. Mandando a quel paese tutte le associazioni sentieristiche di questo mondo prendo le strade asfaltate e, alternandole a qualche sentiero, arrivo alle 19 a La Salvetat-sur-Agout. Vicino all’asilo, rimedio un bel campetto del Comune per Oana. Durante la notte le stelle scompaiono coperte da una massa di nuvole e per due giorni continua a piovere incessantemente anche di notte. E per due giorni, sfruttando una tettoia adiacente all’asilo, rimango al riparo dalla pioggia, mentre la cavalla prova a finire tutta l’erba del campetto. Lei è contenta, io un po’ meno. Io ogni caso queste soste mi servono per riflettere molto sulla spiritualità del viaggio e perciò non c’è minuto che venga sprecato.