L’omeopatia serve? Patologie croniche e medicina integrata, vantaggi e limiti: l’incontro

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10 giugno 2013

URBINO – Le malattie croniche affliggono un’ampia fascia della popolazione e spesso vanno a incidere seriamente sulla qualità della vita delle persone. Chi si trova a fronteggiare questo genere di patologie, vive la frustrazione di non trovare vere soluzioni al problema . La medicina integrata e l’omeopatia possono dare una risposta dove la medicina tradizionale non fornisce soluzioni definitive? Quali sono i vantaggi e i limiti dell’approccio omeopatico?
 
Dell’argomento si parlerà giovedì 13 giugno 2013 alle ore 20.45, nella sede del Polo di Medicina Integrata / Istituto di Medicina Naturale, in Via dei Gelsi n.2 (Zona Gadana). A condurre la serata a ingresso gratuito sarà il dottor Gino Santini, medico e omeopata. Come sempre avviene in questi incontri, i partecipanti potranno dialogare direttamente con l’esperto.

«Durante l’appuntamento del 13 giugno a Urbino -dice il dottor Gino Santini- ci occuperemo di patologie fastidiose alle quali la medicina tradizionale non fornisce riposte definitive. Ci riferiamo, per fare un esempio, a cefalee, allergie, colon irritabile, ecc. La medicina tradizionale interviene nel momento in cui il problema è acuto, ma poi il paziente non può dirsi guarito. Il problema ritorna. Inizia un circolo vizioso che ripropone nel tempo gli stessi problemi di salute. L’omeopatia e la medicina integrata -spiega Santini- prendono invece in considerazione il paziente nella sua complessità, cercando di capire da dove nasce il problema e quindi puntando a intervenire nel modo più opportuno».

 

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