Lorenzo Scatigna, un pesarese in maglia Scavolini alle finali Nba tra Miami e San Antonio

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9 giugno 2013

PESARO – The Finals! Le finali Nba, uno dei momenti più esaltanti dello sport americano, un evento secondo solo al SuperBowl. Esserci è motivo d’orgoglio, per chi le disputa e per chi le segue. Dopo avere eliminato Memphis, Tony Parker, il francese di San Antonio, ha dichiarato: “Sono felice per Tim Duncan, volevo regalargli un’altra finale”. Parole che raccontano lo spirito degli Spurs, la squadra più europea della Nba, con Parker, ma anche con Ginobili, l’argentino cresciuto in Italia, tra Reggio Calabria e Bologna Virtus, e Splitter, il brasiliano svezzato da Vitoria.

Davanti agli Spurs, la squadra che – ironizzano i detrattori – ha fatto la raccolta di figurine, convincendo LeBron James a lasciare il natio Ohio per “portare il suo talento a South Beach”. Una scelta espressa in una conferenza stampa in diretta che neppure Obama avrebbe sognato. Con Wade, James, Bosh, Allen, Miami sembrerebbe imbattibile, ma non è una squadra e anche in Italia molti tifano contro James. Un sentimento che mi dispiace. Ho visto LeBron dal vivo, al Madison, contro i Knicks. Mi è sembrato di un altro mondo, in attacco ma anche in difesa. Ma quella conferenza stampa…

Bello esserci, a Miami e San Antonio. Fra coloro che ci sono, il pesarese Lorenzo Scatigna, ex coach nel settore giovanile della Vuelle, giornalista, inimitabile commentatore delle partite della Scavolini per Tvrs.

Da Miami, Lorenzo ci ha mandato alcune immagini che raccontano il mondo attorno a  The Finals.

La prima foto è Manu Ginobili in una pausa dell’allenamento, pronto a rispondere, in spagnolo, inglese e italiano, alle domande dei giornalisti. Manu è stato intervistato anche da Lorenzo e il video è stato pubblicato dalla Gazzetta dello Sport per Nba Italia.

Manu Ginobili durante una pausa dell'allenamento

Manu Ginobili durante una pausa dell’allenamento

 

La seconda riguarda un altro vecchio avversario della Scavolini: Bob McAdoo (ricordate la finale scudetto 1988, la vittoria pesarese, Darren Daye che ha la meglio sul famoso rivale?). Bob è assistant coach degli Heat. Nella foto è al lavoro con i lunghi di Miami; in particolare con Andersen, l’uomo più tatuato della Nba.

Allenamento dei Miami Heat: McAdoo al lavoro con Andersen

Allenamento dei Miami Heat: McAdoo al lavoro con Andersen

 

Infine, lui, Lorenzo, nella sala stampa che ospita i dopo partita con i campioni che dopo essersi sfidati sul campo, si ripetono ai microfoni. Con la felpa Scavolini, ha suscitato l’interesse di chi conosce bene la storia della Vuelle. Una bella pubblicità per Pesaro, per l’azienda di Montelabbate.

Lorenzo Scatigna, un pesarese in maglia Scavolini, accreditato alle finali della Nba

Lorenzo Scatigna, un pesarese in maglia Scavolini, accreditato alle finali della Nba

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