5 giugno 2013
PESARO – Sette colpi di pistola su un’epoca. Acido in faccia a una città che tutti – da sempre – prendevano a modello per qualità della vita e tranquillità. Quel modello, è ufficiale, adesso non c’è più.
Dopo l’assurda aggressione alla povera Lucia, sfregiata qualche tempo fa con dell’acido in faccia solo perché – dicono gli inquirenti – aveva deciso di troncare la relazione col collega-avvocato, Pesaro s’è risvegliata l’altra mattina sotto i bossoli che hanno freddato il benzinaio Andrea, un gran lavoratore, dipinto da tutti come un pezzo di pane. Aspettando che carabinieri e pubblico ministero facciano il loro lavoro, provando ad assicurare alla giustizia chi ha trasformato la normalissima via Paterni in un angolo di Far West, alcune riflessioni sorgono spontanee.
Addio Eden. Pesaro non è più il paradiso in terra beatificato da tutti fino a ieri o all’altroieri. Qualche anno fa, soprattutto nei rioni periferici dove tutti si conoscono per soprannome ma anche in qualche via del centro popolata di botteghe, non era inusuale vedere appartamenti con le chiavi penzolanti dalle serrature, mentre adesso contro i malviventi sempre più scorazzanti non bastano nemmeno catenacci e controcatenacci. Furti e rapine sono all’ordine del giorno, così come estorsioni e spaccio di droga (vedere il comunicato dell’attività su scala provinciale dei carabinieri, che proprio oggi festeggiano 199 anni dalla loro fondazione, per credere: https://www.pu24.it/wp/wp-content/uploads/2013/06/comunicato-stampa-2013.pdf).
Certo, sono cambiati i tempi, obietterà qualcuno. Ed è vero che non è un problema circoscritto solo ed esclusivamente alla nostra cittadina di provincia, in un momento storico in cui la fame generalizzata non aiuta. Però è innegabile che l’allarme sicurezza, a forza di suonare sempre più forte, si sta facendo assordante, con le forze dell’ordine che da sole – per numero esiguo di mezzi e uomini sempre calanti – non riescono a coprire l’intero territorio comunale.
Qualcuno faccia qualcosa. Im-me-dia-ta-men-te.
Lascia una risposta