Quel primo Giro d’Italia del 1909

di 

13 maggio 2013

di Stefano Giampaoli*

Tratto da “L’Idea” (Giornale diocesano 1903 – 1923)

 

Foto Danilo Billi

Il primo Giro d’Italia avvenne nel 1909. La “Corsa Rosa” si svolse in otto tappe dal 13 al 30 maggio, per un percorso totale di 2.448 Km. Parteciparono al Giro 127 corridori ma solo 49 riuscirono ad arrivare alla fine; fu vinto dall’italiano Luigi Ganna. Una curiosità organizzativa: tutti i corridori vennero fotografati alla partenza, per non avere dubbi sulla loro identità all’arrivo. Nella 2° tappa, Bologna – Chieti di 379 Km, il 16 maggio 1909 ci fu il passaggio dei corridori anche a Pesaro. Nella nostra città non vi era posto di controllo, ma soltanto di rifornimento. L’Idea, la domenica successiva, scrisse che: “Fin dalle 8 numerosissimo pubblico attendeva lungo le vie il passaggio dei corridori. Alle 9.5’ è arrivato il numeroso plotone di testa con a capo Trousselier, Rossignoli e Gerbi. Questo gruppo composto di una trentina di corridori è passato in mezzo a due fitte ali di popolo plaudente tenuto benissimo a freno da parecchi soci della Pisaurum”. Per gli appassionati, fu impossibile distinguere tutti i corridori perché transitavano in mezzo a nuvole di polvere. Il giornalista dell’Idea doveva essere molto appassionato e competente per riconoscerne tanti, considerato anche che l’organizzazione li aveva fotografati per escludere imbrogli … Dopo un minuto dal primo gruppo, ne passò un altro (“con a capo Castellini e Senofonte di Verona”) e poi un altro ancora e infatti: “Alla distanza di 2 minuti è arrivato un terzo gruppo nel quale abbiamo notato Baldi di Roma e Belloni di Milano”. Da solo, alle 9,17’, giunse solo Azzini di Milano che era stato costretto a fermarsi per un tubolare uscito dal cerchione. Alle 9,57’ ( quindi 52’ dopo il gruppo di testa n.d.r.) giunsero Stabe di Lipsia, Marco di Roma, Pozzi di Milano, Gurzetti di Turate. Il simpatico ed ironico cronista concluse: “E così è seguito il passaggio senza alcun incidente sino dopo le 11, chiuso da Fortuna di Roma che appare freschissimo”. I soci della Pisaurum garantirono un lodevole servizio e i corridori ricevettero accoglienze festose dai nostri concittadini. Come si è detto il Giro venne vinto da Luigi Ganna che ricevette un premio di lire 5.325 sul complessivo montepremi di lire 25.000.

 *autore per pu24 della rubrica sul poeta dialettale Pasqualon 

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