Sos crisi: cassa integrazione quadruplicata in un mese

di 

10 maggio 2013

PESARO – Dai dati resi noti dall’Inps ed elaborati dall’Ires Marche emerge che le ore di Cig richieste ed autorizzate in provincia di Pesaro e Urbino ad aprile 2013 sono state 2,2 milioni, di cui 217mila di Cassa integrazione ordinaria, 1,9 milioni di Cicstraordinaria e 5mila di Cassa in deroga.

Le ore autorizzate ad aprile 2013 sono il quadruplo di quelle di marzo e sono aumentate del 64,4% rispetto ad aprile 2012.

Di seguito, le tendenze per le varie componenti della CIG:

• La CIG ordinaria aumenta del 39,3% rispetto a marzo ed anche considerando le ore cumulate per il periodo “gennaio-aprile”, nel 2013 si ha un aumento del 19% rispetto al 2012. Nel settore della meccanica la CIG ordinaria ad aprile è più del doppio di quella di marzo (108mila ore).

• La CIG straordinaria mostra l’incremento più consistente rispetto a tutte le precedenti rilevazioni arrivando quasi a due milioni di ore: a marzo le ore di CIG straordinaria erano 256mila. Considerando il cumulo di ore da gennaio ad aprile si hanno 2,8 milioni di ore, più del triplo rispetto allo stesso periodo del 2012. La CIG straordinaria raggiunge i livelli più elevati nei settori del mobile (434mila ore), della meccanica (543mila ore) e della chimica (60mila ore).

• Ad aprile si riducono le ore di CIG in deroga (-85% rispetto a marzo) in tutti i settori

 

Aumenta ancora il ricorso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria, mentre la riduzione della cassa in deroga segna il cambiamento della situazione in conseguenza delle tante chiusure di attività e di aziende e della riduzione del tessuto produttivo, in particolare del comparto artigiano, del commercio e delle PMI, non certo di una ipotetica ripresa. “E’ chiaro che la situazione diventa sempre più insostenibile – afferma Loredana Longhin, segretaria confederale Cgil Pesaro e Urbino – e servono politiche efficaci capaci di dare risposte concrete alle persone. E’ un allarme che abbiamo lanciato da tempo: in questi 5 anni di crisi abbiamo assistito alla costante erosione del  tessuto produttivo, abbiamo visto il crollo del manifatturiero, registriamo l’aumento della disoccupazione e la riduzione del tasso di attività, oltre al crollo dei consumi e delle attività commerciali. Il nodo per la nostra Provincia resta quello di creare lavoro e di ri-progettare una struttura produttiva innovata e di qualità, senza la quale sarà tecnicamente impossibile creare le condizioni per la crescita e lo sviluppo del territorio, insieme all’occupazione. Per la Cgil l’emergenza produttiva e occupazionale va affrontata con il lavoro e l’impegno di tutti”.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>