Matrimoni, istruzioni per l’uso. Parte seconda

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20 aprile 2013

Questa settimana continuiamo a parlare di matrimoni, oggi dal punto di vista dell’abbigliamento maschile.

Spesso sento ragazzi lamentarsi perché non sanno cosa mettersi, affermando che mentre a una ragazza bastano un vestito e un paio di scarpe (che probabilmente ha già), per loro vestirsi è più complicato e soprattutto costoso.

Justin Timberlake e Jessica Biel

Justin Timberlake e Jessica Biel

Per certi versi hanno ragione, ma il lato positivo è che a un matrimonio l’attenzione è riservata agli sposi e alle invitate, ovviamente motivate a fare bella figura. Difficilmente un uomo si preoccupa di vederne un altro indossare i suoi stessi abiti e accessori. Dopotutto, si tratta di celebrare due persone che vogliono passare la vita insieme, non di un concorso per eleggere l’invitato meglio vestito! Se effettivamente comprare un abito può risultare piuttosto costoso, ricordatevi che un completo classico dalla perfetta vestibilità è praticamente un passepartout. Cambiando la cravatta e la cintura lo potrete riutilizzare all’infinito.

La regola di adeguarsi al tipo di cerimonia a cui si è invitati vale anche per gli uomini, un matrimonio in pompa magna con relativo pranzo in un ristorante di lusso richiede abiti eleganti, uno a cui segue una festa in spiaggia  o in campagna permette di vestirsi in modo più casual, che non significa indossare jeans e maglietta (non è una scelta originale, non è “cool”, non fa “moderno”), ma poter rinunciare all’odiata cravatta e poter scegliere scarpe più comode, come i mocassini o delle semplici stringate.

D’estate è più semplice vestirsi, perché si è liberi da cappotti e soprabiti, e si possono osare (con cautela) anche i colori. Se per i completi, a due o tre pezzi, la scelta spesso ricade sul blu e il grigio, la camicia offre qualche possibilità in più, infatti potreste optare per colori pastello e una cravatta discreta.

Vorrei sottolineare di nuovo il fatto che ai matrimoni spesso ci si diverte, si scherza e si balla, ma non sono l’occasione adatta per vestirsi come per andare in discoteca.

Concludendo, ho sempre pensato che alle cerimonie le persone siano naturalmente portate a dare il meglio e il peggio di sé, in fatto di abbigliamento.

Spesso tra decine, o centinaia di invitati, è facile notare persone vestite male o in modo troppo vistoso, ma ricordatevi le parole di Giorgio Armani “l’eleganza non consiste nel farsi notare, ma nel farsi ricordare”.

A presto.

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