Con “The history boys” cala il sipario sulla stagione di prosa Rossini e Amat

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9 aprile 2013

PESARO – Ultimo appuntamento della stagione di prosa del Teatro Rossini di Pesaro (in collaborazione tra Comune di Pesaro e AMAT), realizzata con il contributo della Regione Marche del ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

The history boys

Dal 12 al 14 aprile, in cartellone c’è “The history boys” di Alan Bennett nella traduzione di Salvatore Cabras e Maggie Rose, “miglior spettacolo del 2011” che ha ricevuto il premio Ubu (l’Oscar del teatro italiano) e che mette in scena un gruppo di adolescenti all’ultimo anno di college.

 

La commedia di Alan Bennett nella versione di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani ha debuttato nel 2010, sei anni dopo la prima inglese, ed è stato subito salutato dai critici come “uno degli spettacoli più importanti ed emozionanti” firmati dai due registi, diventando un caso per la risposta entusiasta degli spettatori più giovani. Un successo confermato dai tre Premi Ubu vinti nel 2011, che si vanno ad aggiungere al palmares della versione originale (tre Olivier Awards e sei Tony Awards).

 

La commedia mette in scena un gruppo di adolescenti all’ultimo anno di college, impegnati con gli esami di ammissione all’università. Sono ragazzi molto diversi tra loro ma affiatati: dal leader della classe, il donnaiolo Dakin, al fragilissimo Posner, innamorato – per nulla segretamente – di lui, fino al poco convenzionale Scripps , in crisi spirituale. L’insegnante di inglese, Hector e quella di storia, Miss Lintott, cercano di stimolare la loro curiosità al di là dei percorsi consueti e preconfezionati, infischiandosene del prestigio, delle tradizioni, dei primati e dei punteggio scolastici, mentre il preside, per buon nome della scuola, li vorrebbe tutti a Oxford o Cambridge.

 

Si apre così uno scontro che vedrà scendere in campo anche un giovane professore, cinico e ambizioso, incaricato dal preside di dare una “ripulita” allo stile dei ragazzi, renderlo più brillante, “giornalistico” e più spendibile al “supermercato del sapere”, con buona pace della ricerca storica e dei dibattiti di metodologia. La commedia ci introduce da subito nel mezzo delle lezioni di Hector, dove domina un clima anticonformista, si citano a memoria poesie di Auden o Withman, ma anche vecchi film o canzoni (con tanto di accompagnamento al piano), creando relazioni e connessioni apparentemente senza una precisa finalità.

Ma non saranno questi metodi così poco ortodossi a costringere il professore alla pensione anticipata (e a condurre verso un finale inaspettatamente tragico), bensì il suo “vizietto” di palpeggiare gli studenti più dotati.

 

“Quando ho scritto History boys – annota Alan Bennett – ho pensato a una pièce sulla scuola legata alle mie vicende dell’inizio anni Cinquanta. Soltanto alla fine, quando ho visto il testo rappresentato sulla scena, mi sono reso conto del suo contenuto più profondo, che in effetti rimanda al problema della verità. Perché racconta di un certo modo di insegnare la storia, in cui più che i convincimenti e la veridicità dei fatti, conta la performance del professore e quindi dello studente chiamato a fare scena con la recita degli esami”.

 

Gli attori in scena sono Elio De Capitani, Gabriele Calindri, Marco Cacciola, Debora Zuin, Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Loris Fabiani, Andrea Germani, Vincenzo Zampa, Giacomo Troianiello ed Alessandro Rugnone. Le luci dello spettacolo sono di Nando Frigerio.

La vendita dei biglietti si svolge presso la biglietteria del Teatro Rossini (0721 387621).

Per informazioni: Teatro Rossini 0721 387620, www.pesarocultura.it, [email protected], AMAT 0721 1836768, www.amatmarche.net. Inizio spettacoli: feriali ore 21, festivo ore 17.

 

 

 

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