Canestri d’emozioni: Washington festeggia Pace e Ballard

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8 aprile 2013

PESARO – Manca poco più di un mese alle nozze d’argento del primo scudetto. Sono trascorsi quasi 25 anni da quelle fantastiche giornate che hanno segnato la storia della Victoria Libertas.

Una storia ricca di tanti personaggi. Fra questi, come abbiamo avuto modo di constatare pubblicando le fotografie di Enrico Manna, c’è sicuramente Joe Pace. Una vicenda incredibile, la sua: da campione del mondo con i Washington Bullets dopo la vittoria nella finalissima Nba sui Seattle Supersonics a homeless, senza casa nella città dello Stato di Washington.

Ne abbiamo scritto tante volte. E chi scrive gli ha dedicato un ricorso commosso nel libro “Dietro i canestri” che non racconta la storia della Vuelle, ma che di questa storia ha tante pagine.

Joe Pace durante la presentazione ai tifosi di Washington

Joe Pace durante la presentazione ai tifosi di Washington

Potete immaginare l’emozione provata domenica pomeriggio, quando, stanco delle solite polemiche calcistiche, figlie di un’idiozia tutta italiana, ho “varcato” l’Atlantico per dare il consueto sguardo alla Nba e soprattutto alle Final Four di college. Il sito della Nba pubblica una fotografia, l’omaggio dei Washington Wizards (come è noto, si è deciso di cambiare nome alla squadra della capitale federale perché gli Stati Uniti d’America piangono troppe morti per colpa dei proiettili) ai campioni del mondo del 1978. Una fotografia di gruppo, lontana, in cui ho riconosciuto due giocatori che hanno indossato la maglia della Scavolini: Greg Ballard e Joe Pace. E un altro che dei biancorossi è stato grandissimo avversario: Larry Wright.

Quando Joe è stato presentato dallo speaker di allora, un Frank Herzog in grandissima forma, non ha saputo trattenere le lacrime. Lui, perso nelle strade dove la gente ti guarda solo perché sei alto, di nuovo con gli amici di un tempo, a iniziare da Mitch Kupchak, oggi general manager dei Lakers, e da Bob Ferry, general manager di allora, padre di quel Danny che ha giocato nel Messaggero Roma.

Greg Ballard, una stagione a Pesaro, quella del primo scudetto

Greg Ballard, una stagione a Pesaro, quella del primo scudetto

Greg Ballard, presentato prima di lui, ha voluto Joe al suo fianco. E chissà se nella festa seguita i due hanno parlato anche di Pesaro, della Scavolini. Ci piace pensarlo, convinti che l’affetto che entrambi hanno ricevuto nel vecchio hangar di Viale dei Partigiani scalda il cuore anche molti anni dopo.

Se volete emozionarvi, entrate nel sito degli Wizards e osservate il filmato. Che bello sapere che c’è tanto di Pesaro nel mondo della Nba.

L'emozione di Joe Pace

L'emozione di Joe Pace

2 Commenti to “Canestri d’emozioni: Washington festeggia Pace e Ballard”

  1. Alberto scrive:

    Pace è stato il più forte pivot visto a Pesaro. Un fenomeno, peccato avesse poca testa.

  2. Peru scrive:

    Pace da un punto di vista atletico era avanti di 20 anni. Ho ancora in mente una stoppata che diede a un giocatore della Eldorado Roma: fermo’ il pallone in aria! Non ho più visto nulla di simile!

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