L’analisi: diamo a Zare quel che è di Zare

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31 marzo 2013

PESARO – Vittoria convincente quella ottenuta dalla Scavolini Banca Marche, contro una Oknoplast Bologna scesa a Pesaro senza due titolari del calibro di Poeta e Hasbrouck, con una batteria di giovani di buon livello ma ancora troppo acerbi per poter reggere il confronto con avversari più navigati.

E’ innegabile che a questo punto della stagione incontrare avversari senza grosse motivazioni sia una vantaggio non da poco e infatti Pesaro ha colto i suoi ultimi successi contro una Brindisi in caduta libera, che dopo aver raggiunto la salvezza ha infilato una striscia negativa di sei sconfitte, a Caserta contro una Juve in seria difficoltà economica con stipendi che ritardano e un consiglio d’amministrazione convocato con urgenza per la prossima settimana e contro Bologna che non sarà arrivata a Pesaro solamente per mangiare la crescia di Pasqua, come affermato dal vulcanico presidente Sabatini, ma che certamente non si è espressa al massimo delle sue potenzialità. La Vuelle nelle due partite del mese di marzo disputate contro avversarie in lotta per il miglior piazzamento possibile nei playoff, è stata sconfitta sia da Reggio Emilia che da Cantù.

Ma a Markovski in ogni caso qualche merito deve essere dato, se è vero che in questo girone di ritorno sta viaggiando con un record del 50% (5 vittorie – 5 sconfitte) e riesce ad esprimere un basket a tratti anche spettacolare con l’accoppiata Stipcevic-Kinsey che si meriterebbe la riconferma immediata per l’impegno e la classe mostrata sul parquet, con il croato che è sempre l’artefice dei break decisivi con le sue penetrazioni e le sue triple chirurgiche e la guardia americana che ha ormai capito quello che serve alla Scavolini Banca Marche: rimbalzi, punti e difesa, il numero 21 biancorosso dopo il primo mese passato a ritrovare la condizione fisica, non ha più sbagliato una partita e se è diventato il miglio rimbalzista biancorosso non è certamente un caso, ma una scelta ponderata, con il coach bravo a indicargli la giusta direzione.

Aspettando il risultato di Biella, la Vuelle può guardare al futuro con maggior tranquillità, consapevole che arrivando a quota 20 la salvezza è sicura, ma che potrebbe bastare anche raggiungere i 18 punti, con una vittoria da conquistare nelle ultime cinque sfide, magari cominciando proprio dalla prossima trasferta di Milano di sabato sera, contro quell’Armani che ha già perso sette volte tra le mura amiche, sono finalmente arrivate due vittorie consecutive, per la terza ci vorrebbe una grande impresa, ma sognare in questo periodo non è un reato.

IL MOMENTO DELLA SQUADRA:

Se il tuo avversario difende costantemente a zona per tutto l’incontro è inevitabile provare tante volte a bucarla con il tiro da fuori, specialmente se il pallone non riesce ad arrivare con continuità sotto canestro, dove comunque Crosariol e Bryan hanno fatto la loro discreta figura, così anche contro Bologna, la Scavolini Banca Marche ha diviso equamente le conclusioni da due e da tre (28), tirando con ottime percentuali che hanno sfiorato il 60% complessivo, si sono visti azioni in contropiede, pick and roll ben eseguiti e una discreta circolazione della palla, anche se la maggioranza dei punti sono arrivati più per iniziative individuali che per schemi ben eseguiti. La difesa ha concesso qualcosina di troppo a Pullen, troppo fisico per Stipcevic e troppo veloce per Cavaliero, ma il temuto gap sottocanestro non c’è stato, con Gigli e Rocca che non hanno inciso troppo sul match, la difficoltà nella marcatura dei numero quattro avversari è un problema cronico di questa Vuelle e anche Steven Smith è riuscito ad aver la meglio su un Lamont Mack dalle solite amnesie difensive e su capitan Flamini ammirevole per l’impegno, ma ancora lontano da una condizione fisica accettabile. E’ piaciuto Alessandro Amici, bravo a sfruttare le occasioni per mettersi in luce e attento anche in difesa con un paio di palloni recuperati di pregevole fattura, con l’imminente rientro di Andrea Traini la Vuelle si ritroverà due giovani ormai pronti per la serie A e in ottica 2013-14 è un particolare che non può far felice la tifoseria biancorossa, pubblico che nonostante il sabato prepasquale, ha riempito l’Adriatic Arena con oltre 5000 spettatori, dimostrando ancora una volta che Pesaro risponde sempre presente quando la squadra gli concede qualche soddisfazione.

In settimana si sono sentite le prime voci della dirigenza sul prossimi futuro, con la richiesta di sostegno da parte delle autorità comunali e dell’imprenditoria locale, la Scavolini Banca Marche deve affrettarsi a raggiungere la salvezza il prima possibile, per cominciare quel percorso che la dovrà portare all’iscrizione alla prossima stagione senza patemi per gli aficionados pesaresi, i primi tasselli dovranno essere la permanenza nella massima serie e il pareggio del bilancio economico, poi da queste due certezze si potrà iniziare a discutere di futuro.

 

I PIU’….

Tarence Kinsey: Nella serata delle 17 triple messe a segno dalla Vuelle, lui non partecipa alla festa dai 6.75, ma riesce ad essere l’MVP del match grazie alla solita applicazione difensiva e ai 18 punti messi a segno con due soli errori dal campo, aggiunge anche 8 rimbalzi e una capacità di liberarsi al tiro che pochi altri in Europa hanno in questo momento, altro giocatore che rimpiangeremo tanto quando lo rivedremo il prossimo anno con qualche squadra d’Eurolega.

Tiri liberi: 18 su 19, solo Crosariol ne sbaglia uno ma se il pivot tirasse con l’80% per tutta la stagione firmeremmo subito, sarà la forza della tranquillità o gli allenamenti che Markovski ha fatto fare al gruppo, ma per una volta Pesaro non regala punti dalla lunetta.

Rimbalzi: Bologna aveva la batteria di lunghi più forte, ma la Vuelle presidia bene il suo tabellone e chiude la battaglia a rimbalzo con un più 10 (31-21) che è il suo record stagionale.

… E I MENO DELLA SFIDA PESARO – BOLOGNA

Palle perse: 25 palloni gettati al vento per una Scavolini Banca Marche che si conferma una delle peggiori squadre della Lega nella gestione dei possessi, tra infrazioni di passi e forzature in entrata, Pesaro ha dovuto aspettare l’ultimo quarto per mettere a segno il break decisivo.

Daniele Cavaliero: Qualche sprazzo di pallacanestro, ma il triestino non è in serata di grazia e fatica tanto a trovare la via del canestro, perdendo sei palloni e facendo troppa confusione in fase di regia, forse la crescita di Thomas gli ha tolto un po’ di serenità.

Qualità dei tiri: 33 canestri e solo 9 assist per una Scavolini Banca Marche che preferisce tirare da fuori, non riuscendo quasi mai a perforare la zona bolognese giocando il pallone dal post alto, ma sei fai canestro con queste percentuali, puoi permetterti qualche forzatura di troppo.

DAGLI ALTRI PARQUET:

Giornata divisa in due, con cinque partite che si disputeranno il Lunedì dell’Angelo, nel mezzogiorno televisivo una Milano che sembra aver risolto i suoi problemi batte con autorità Sassari sul proprio campo, mentre una Brindisi in caduta libera giunta alla sesta sconfitta consecutiva, viene travolta in casa da Reggio Emilia ormai sicura dei playoff.

 

 

 

 

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