Nascondeva l’hashish dentro il forno: beccato 34enne

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30 marzo 2013

I carabinieri con la droga sequestrata

I carabinieri con la droga sequestrata

SANT’ANGELO IN VADO – Nascondeva due tavolette di hashish nel forno della cucina: arrestato dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Urbino per detenzione ai fini di spaccio.

Nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Urbino, in collaborazione con personale della stazione di Sant’Angelo in Vado, hanno scoperto un piccolo supermercato della droga gestito da un 34enne, incensurato, operaio  del luogo.

L’indagine trae origine da articolati servizi di osservazione, pedinamento e controllo che gli investigatori della compagnia di Urbino hanno iniziato da alcune settimane e che ha permesso di stroncare il fiorente spaccio di droga che il vadese aveva avviato, considerato il continuo viavai e il giro di acquirenti che si recavano presso la sua abitazione, specialmente in orario serale-notturno. Forse proprio il fatto che la casa dove abita si trova in un’area piuttosto isolata di Sant’Angelo in Vado faceva dormire sonni tranquilli all’operaio, ma nel pomeriggio di ieri a suonare al campanello non era il solito acquirente ma una squadra di carabinieri che è entrata in azione con una perquisizione domiciliare e personale. L’esito, ovviamente, è stato positivo; infatti, in cucina i militari hanno trovato un bilancino elettronico di precisione e dentro al forno, insieme ai croissant erano nascoste due tavolette di hashish del peso complessivo di 186 grammi, riportanti al centro il marchio “357 Magnum”. Il tutto è stato sottoposto a sequestro ed il 34enne, tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio e tradotto presso la camera di sicurezza della compagnia ducale, in attesa del rito direttissimo disposto dall’autorità giudiziaria del Tribunale di Urbino, fissato per questa mattina. L’imputato ha patteggiato la pena della reclusione ad anni 2 e mesi 2 ed euro 2.000 di multa, disposta dal Gip del Tribunale di Urbino che ha ordinato l’immediata liberazione del 34enne.

Proseguono le indagini da parte dei carabinieri, finalizzate a risalire ai fornitori ed a far luce su tutta la cerchia di acquirenti.

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