di Redazione
18 marzo 2013
Di Davide Ippaso
PESARO – Andare a vincere a Cantù poteva entrare nei pensieri più vicini ai sogni che alla realtà. Non siamo ancora nelle condizioni di andare ad espugnare il campo di una delle formazioni che giocano la migliore pallacanestro in Italia. Però sognare non costa nulla. Il problema più grande è quando la realtà è nettamente diversa dal sogno e qualcuno si deprime. Nessuna depressione ma solo la presa di coscienza dei nostri limiti (in alcuni casi veramente evidenti).
Siamo penultimi perchè Biella ha nuovamente perso e questa è la notizia più bella. Per quanto riguarda la squadra diciamo che non è stata una delle prestazioni migliori (segnare 7 punti nel primo quarto è un dato inequivocabile). Segniamo poco contro le squadre che sanno difendere e se a questo aggiungiamo anche che alcuni giocatori sono stati inguardabili allora il risultato finale non può essere che la sconfitta. Siamo una formazione da bassifondi di classifica e forse la nostra fortuna è che ci sono formazioni che stanno peggio di noi. Dovremo lottare fino alla fine nella speranza che il basso livello cestistico di questo campionato ci regali la permanenza in seria A. Per lottare è necessario che tutti remino nella stessa direzione: giocatori (Bryan, Thomas, Mack è ora che vi svegliate), società e tifosi. Ogni partita, da qui alla fine della stagione, dovrà essere giocata come se fosse una finale. Speriamo che il finale sia a lieto fine. Come i sogni, la speranza è l’ultima a morire.
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