28 febbraio 2013
PESARO – Reduce da un attacco influenzale, forse trasmesso da Barbour (che i biancorossi si siano abbracciati troppo dopo la vittoria con Siena?), Zare Markovski è tornato in palestra per preparare la sfida alla Trenkwalder, una delle squadre più in forma del campionato. E ti pareva… sembra una costante degli avversari della Vuelle.
Si lavora a ranghi ridotti, perché Thomas è a New York e dovrebbe tornare sabato e Flamini ha saltato anche l’allenamento odierno, presentandosi all’Adriatic Arena in tuta, ma senza le scarpe da basket. In serata, la Vuelle ha diffuso il seguente comunicato: “Riacutizzazione condropatia rotulea ginocchio destro. Esegue terapie e svolge lavoro differenziato. Sarà rivalutato nei prossimi giorni”.
Mercoledì è stata una giornata ricca di notizie. In particolare quella, arrivata dalla Spagna, sull’interessamento del Valencia per Tarence Kinsey. Sia coach Markovski sia Montini l’hanno rimandata al mittente.
“Penso – ha commentato l’allenatore – che se c’è una possibilità che fa bene alla società e al giocatore, non bisogna tirarsi indietro. Questo è il basket di oggi, con il mercato sempre aperto. Così, se non ci sono obiettivi sportivi da raggiungere, vano valutati sia l’aspetto economico sia le conseguenze. Questa volta, però, non c’è prezzo, perché la Scavolini è ripartita con l’arrivo di Kinsey e Stipčević!”.
Un bel punto esclamativo, anche per fugare ogni timore. Il secondo lo ha messo Montini. “La notizia non è un segreto. Non lo è per la società, né per il giocatore”. Ma Kinsey resta qui, dopo che la Vuelle ha detto all’agente di Tarence, che si era informato sull’eventuale possibilità di uscita, che non c’è alcun margine di trattativa. Meglio così. E non potrebbe essere altrimenti, vista l’importanza dell’americano, la stima che coach Markovski nutre per lui.
“In questo momento pensiamo solo alla partita con la Trenkwalder” ha concluso il coach macedone, che – davvero incredibile – è un ex anche della società reggiana.alcuni giocatori importanti. L’allora coach Virginio Bernardi si trasferì a Trieste pochi giorni dopo il 7 luglio. Chiamarono me, non potevo dire no. Crescemmo strada facendo, arrivando a un passo dalla salvezza grazie a una positiva fase detta dell’orologio (ogni squadra incontrava in casa le tre che la seguivano in classifica e in trasferta le tre che la precedevano; ndR). Praticamente eravamo un gruppo di giovani e Mike Mitchell. A fine stagione, Mitchell mi disse qualcosa che ricorderò sempre: “Coach, hai la coscienza a posto, non potevamo fare meglio”. Detto da un grande campione è un bellissimo complimento.
La Vuelle prepara la sfida ai reggiani, reduci dalla travolgente vittoria su Milano, lavorando a ranghi ridotti.
“Difficoltà quotidiane. Non dobbiamo tirarci indietro e affrontarle per ottenere il massimo possibile”.
Un giudizio sulla Trenkwalder, che difende bene?
“Più che difendere bene, attacca bene. Tutti, tranne Cervi, sono in grado di fare male da 3 punti. E Brunner, avvicinandosi alla fine della carriera, ha scoperto che può fare male anche con le triple. Una squadra più che completa, in cui ognuno mette il suo talento al servizio della squadra, del risultato. Si sono completati con l’ingaggio di Bell, che porta ulteriore esperienza, a conferma che puntano decisamente a fare bene anche nei playoff”.
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