Pd, Morani: “Scuola pubblica, ci sarò con le proposte del PD”

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31 gennaio 2013

PESARO – “Sabato pomeriggio partecipero’ all’ incontro indetto dai comitati a difesa della scuola pubblica. Mi hanno avvisata ieri e l’ho già messo in agenda. La scuola e’ al centro del programma di Governo del Partito democratico e andrò alla Bobbato per ascoltare i dirigenti, gli insegnanti, gli studenti e i genitori che saranno presenti. Sarà anche un’occasione per illustrare le nostre proposte elaborate in questi anni di governo delle destre che hanno messo in ginocchio la scuola italiana. Abbiamo anche già fissato le date per due appuntamenti sul tema scuola, l’11febbraio a Fano e il 15 febbraio a Pesaro e stiamo organizzando anche incontri sul territorio”.

 

Alessia Morani

Alessia Morani, assessore provinciale alla pubblica istruzione

Questa la risposta di Alessia Morani, candidata per il Partito democratico alla Camera dei Deputati alla sollecitazione arrivata attraverso la stampa locale dai comitati in difesa della scuola pubblica.

 

E prosegue “Il Governo Berlusconi non ha affrontato i problemi cronici del sistema scolastico italiano, ma li ha aggravati, infliggendo 8 miliardi di tagli, e sottraendo 132.000 posti di insegnanti e personale ATA nel triennio (86.000 docenti+ 46000 ATA). Sono state effettuate scelte in direzione contraria al resto d’Europa: in Italia è diminuito il tempo di funzionamento delle scuole (da distinguersi dalla durata delle lezioni), mentre altrove si è affermato un modello di scolarizzazione che organizza l’attività degli allievi dal mattino al pomeriggio avanzato e, talvolta, rende disponibili spazi e materiali anche di sera. In Italia, di fronte all’incalzare della crisi economica, si è ritenuto che il contenimento della spesa pubblica potesse essere ottenuto attraverso la riduzione delle spese per l’educazione e con un accostamento non privo di significato per la sanità, mentre altrove si sono limitate o rinviate le spese in altri settori della vita p

ubblica,

senza ridurre le risorse a disposizione delle scuole. Se toccherà al Pd: questi sono i punti chiave del programma di Bersani dall’asilo al liceo:

 

EDILIZIA SCOLASTICA

Per intervenire sull’edilizia scolastica: allentare il patto di stabilità interno degli enti locali che investono per ristrutturare o edificare nuove scuole, rifinanziare la legge 23 e offrire ai cittadini la possibilità di destinare l’8 x mille all’edilizia scolastica.

 

 

INVESTIMENTI AL 6% DEL PIL

Riportare gli investimenti in istruzione «almeno al livello medio dei Paesi Ocse (6% del Pil), tagliando altrove la spesa statale». Obiettivo: «Dimezzare il tasso di dispersione scolastica e raddoppiare il numero di laureati».

 

COMINCIARE BENE

Per la scuola dei più piccoli (0-6 anni) un nuovo piano per raggiungere l’obiettivo del 33% di copertura dei posti all’asilo nido come chiesto dall’Europa; garantire a tutti un posto nella scuola dell’infanzia. Nella scuola primaria: tempo pieno e modulo a 30 ore con le compresenze.

 

SUPER PROF PER LE MEDIE

Per la scuola media inferiore, «punto critico per l’abbandono scolastico, dobbiamo reclutare una leva di insegnanti specializzati per preadolescenza e adolescenza, e allungare il tempo scuola».

 

SUPERIORI E BIENNIO UNITARIO

Per il ciclo superiore, il Pd propone un primo biennio unitario, «così che la scelta a quale scuola iscriversi non sia fatta in 3° media, troppo presto, ma maturi dopo i primi due anni della secondaria».

 

PROFESSIONALE E FORMAZIONE

Una nuova governance territoriale per migliorare l’offerta formativa puntando a istituire Poli per l’istruzione tecnica superiore che tengano insieme l’istruzione tecnica /professionale e la formazione professionale (sistema integrato), le imprese, l’università e il mondo della ricerca.

 

PERSONALE STABILE E VALUTABILE

Garantire un organico funzionale (cioè una dotazione di personale) stabile per almeno un triennio, attraverso un nuovo piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie per stabilizzare i precari; potenziare l’autonomia scolastica «valorizzando gli organi collegiali esistenti e riformandoli con l’aiuto di insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, genitori, Ata. una valutazione non punitiva, che accompagni le scuole al miglioramento, con un unico Istituto Nazionale per la Valutazione e la Ricerca Educativa».

 

UN CONCORSO PER I MIGLIORI

«Pensiamo anche ai giovani che vogliono insegnare: la nostra proposta prevede la selezione attraverso concorso dei migliori laureati per l’accesso alla formazione iniziale per ottenere l’abilitazione, un anno di prova attraverso tirocinio e supplenze brevi e firma del contratto a tempo indeterminato»

 

NUOVO CONTRATTO

Un nuovo contratto nazionale che attribuisca una retribuzione più alta per il prof che decide di svolgere a scuola nel pomeriggio le attività svolte oggi a casa come la correzione dei compiti, la preparazione delle lezioni, la formazione.

3 Commenti to “Pd, Morani: “Scuola pubblica, ci sarò con le proposte del PD””

  1. giusi nicolini scrive:

    Non condivido la proposta del biennio unico per la scuola media superiore:
    1- biennio unitario significa, a mio avviso, prolungamento della scuola media inferiore che, se fatta con impegno è già
    una scuola ottima
    2- vanno distinti i ragazzi che hanno intenzione di studiare da coloro che non hanno voglia di impegnarsi e si orientano
    quindi verso corsi meno impegnativi
    3- significherebbe abbreviare la durata del liceo “vero” a tre anni? ciò si tradurrebbe in scadimento del livello di
    preparazione che non penso sia auspicabile e che comporterebbe una maggior difficoltà all’approccio universitario

  2. elisa scrive:

    ma il prof.MONTI ve lo permetterà?

  3. Gloria Pasquesi scrive:

    Scorrendo velocemente i vari punti mi trovo generalmente favorevole. I punti più problematici mi sembrano la formazione e la scelta dei docenti, in particolare per la scuola media e il protrarsi di questo corso di studio, periodo già così tormentato per adolescenti e per i docenti.

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