Volley, rinviata Crema-Piacenza. Sorbini solidale

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3 gennaio 2013

PESARO – Nel mondo del volley femminile, al peggio non c’è mai fine. L’ultima novità negativa arriva – ancora una volta – dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile, che non più tardi dello scorso 27 dicembre, alle ore 17,59, aveva diffuso un comunicato di sintesi dell’assemblea svoltasi a Verona per esaminare il “caso Crema”: “Tutelare il regolare svolgimento dei campionati”.

Scavolini Pesaro-Busto Arsizio, Giancarlo Sorbini

Giancarlo Sorbini (foto Marco Giardini)

Puntuale, è di questo pomeriggio la notizia che la partita tra Icos Crema e Rebecchi Nordmeccanica Piacenza, valida per la prima giornata di ritorno e in programma alle ore 18 di domenica 6 gennaio, è stata rinviata alla sera del 29 gennaio.

La cosa curiosa è che nel sito della Lega Pallavolo Serie A Femminile – nel momento in cui scriviamo – non c’è notizia alcuna del rinvio. Infatti, il calendario prevede ancora lo svolgimento domenica, al PalaBertoni, arbitri Fabrizio Padoan e Fabio Gini, delegato tecnico Carlo Montanari. E nessuna notizia è stata diffusa in merito al rinvio. Perché? Semplice dimenticanza.

Siamo venuti a conoscenza cercando fra i siti che seguono la pallavolo sia a Crema che a Piacenza. Ed è il sito Sportpiacenza.it che pubblica in primo piano la notizia con un’intervista al presidente della squadra emiliana, Vincenzo Cerciello: “Da parte nostra – spiega Cerciello – avevamo chiesto di giocare il 6 e avremmo preferito quella data”. Però la Lega ci ha chiesto di rinviare l’incontro e noi abbiamo accettato, per mantenere buoni rapporti con un ente di cui facciamo parte e per rispettare l’intero movimento. La nostra posizione però era ben chiara”.

Dopo l’assemblea di Verona, la Lega aveva dato mandato al suo vice presidente Ginelli di verificare l’ipotesi di una cordata locale o di un imprenditore esterno per salvare l’Icos Crema, le cui atlete avevano raggiunto un accordo con la precedente proprietà. Non a caso, a Pesaro si erano presentate in otto, ma solo sei erano scese in campo. E l’ex pesarese Laura Saccomani aveva raggiunto un accordo con Giaveno. A proposito: Laura è stata presentata ufficialmente oggi dalla società piemontese.

Ovvio che i tempi erano strettissimi, dovendosi giocare il 6 gennaio.

Evidentemente, Ginelli non ha avuto alcun riscontro in grado di consentire a Crema di

difendere, entro domenica, la propria squadra. E la Lega ha preso ulteriore tempo. Creando un precedente. Per la prima volta si rinvia una partita per problemi economici. Ne dovessero arrivare altri, cosa farà la Lega Pallavolo Serie A Femminile? Dirà sì ad altri rinvii? Oppure no.

Fra chi – come chi scrive – dissente dalle scelte (ribadisco: non ufficializzate) della Lega Pallavolo, non manca chi è solidale con la decisione: “Un rinvio doveroso se finalizzato all’attesa di un’eventuale salvezza del campionato a dodici squadre. Ci chiamiamo Lega anche per questo…” spiega il presidente della Kgs Robursport, Giancarlo Sorbini.

Sì, ma il rispetto delle regole?

Un rinvio non compromette un movimento che ha ben altri problemi…”.

La certezza delle regole e il loro rispetto è fondamento imprescindibile in ogni campo. Altrimenti le norme valgono solo quando fanno comodo…

Ha ragione, ma i rinvii sono ammessi anche nei campionati minori”.

Avendo apprezzato l’impegno di coach Barbieri e delle otto ragazze arrivate a Pesaro per la partita dello scorso 26 dicembre, ci verrebbe voglia di dare ragione Sorbini e alla Lega Pallavolo Serie A Femminile se la decisione servisse davvero a salvare Crema e i posti di lavoro di staff e giocatrici, ma abbiamo la sensazione che sia solo l’ennesimo passo falso che fa male al movimento basato su uno sporto bellissimo, allenatori e giocatrici in gamba e tifosi fantastici. Per dirne una a tifosi che riempiono il PalaYamamay di Busto Arsizio e non prendono di mira le giocatrici nere, come hanno fatto gli odiosi imbecilli che hanno portato alla sospensione – oggi – dell’amichevole tra Pro Patria Busto Arsizio e Milan. A proposito: complimenti a Massimo Ambrosini per la decisione di abbandonare il campo con tutta la squadra.

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