La Vuelle insegue Mancinelli e Clemente

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31 ottobre 2012

PESARO – Due notizie della tarda serata: la Scavolini Banca Marche ha offerto un contratto a Stefano Mancinelli e Denis Clemente.

Scavolini Siviglia-Milano, Daniel Hackett

Mancinelli in difesa su Daniel Hackett, in una foto Marco Giardini della stagione scorsa

Stefano Mancinelli è il più accreditato a sostituire Valerio Amoroso nel roster biancorosso. Nato a Chieti 29 anni fa, alto 203 centimetri per 102 chilogrammi di peso (se nel recente periodo non ha messo su qualche … etto), dopo avere iniziato a giocare nella sua città, si trasferisce a Bologna, sponda Fortitudo, dove resta dal 2000 al 2008. Poi, complici i disastri provocati dai proprietari della F, si trasferisce all’Olimpia Milano. Tre stagioni all’Armani, ma non trova un ingaggio per la stagione attuale. E’ libero. Quindi trattabile. Dopo che ci ha provato, senza tante chance, la Juve Caserta, ora ci prova la Vuelle. Mancinelli viene da contratti ricchissimi, ma adesso è a spasso e l’offerta di Pesaro importante. Con lui la Scavolini Banca Marche potrebbe vincere il premio per il minutaggio dei giocatori italiani e pagargli l’ingaggio, sicuramente più basso, decisamente più basso di quello che gli passava l’Olimpia Milano. Dovesse accettare la proposta, arriverebbe motivatissimo, anche per farsi rimpiangere da chi non lo ha voluto più. Non resta che attendere, magari rileggendo le sue cifre in tante stagioni in serie A. Ha giocato 405 partite, 378 effettive, con 22,2 a gara; in carriera tira con il 55,8% da 2 punti, il 30,2% da 3, il 61,3% ai liberi; recupera 3,4 rimbalzi per gara e serve 1,4 assist, perde 1,5 palloni e ne recupera 1,3. La sua valutazione media è di 8,8 a partita.

Dalla sede di Largo Ascoli Piceno è partito anche un fax con la proposta di contratto a Denis Clemente, playmaker portoricano di 26 anni (è nato a Bayamón il 10 aprile 1986) che ha una peculiarità: non si trovano due schede uguali sulle caratteristiche fisiche. Secondo Wikipedia, è alto 185 centimetri e pesa 80 chilogrammi,

Ha giocato a Kansas State dal 2008 al 2010. Dicharatosi eleggibile per la Nba, non è scelto. Così va a giocare in Grecia, al Maroussi. Gioca per qualche tempo con il Caciques de Humacao, squadra portoricana, poi ritorna in Europa, allo SPU Nitra, in Slovacchia. Non è certo il massimo per un cestista che sognava la Nba, ma bisogna pure campare e comunque, ricordando la carriera di Richard Hickman, meglio non fare gli schizzinosi. Lui dimostra di non esserlo, se dopo avere subìto la beffa propinatagli – come a tanti altri – dal Napoli Basketball, che inizia la stagione 2012/13 in Legadue, ma poi è cancellato dal torneo, tratta con una squadra italiana e potrebbe arrivare presto a Pesaro. Una cosa è certa, giovedì 1 novembre, la sede della Vuelle aprirà ugualmente, malgrado la festa di Ognissanti, per verificare se è il contratto inviato all’agente di Clemente è tornato firmato.

Insomma, anche in questo caso, non resta che attendere.

Con una curiosità: il cognome Clemente è uno dei più famosi tra gli Stati Uniti, l’America Centrale e il Caribe. Era il cognome di Roberto, grande giocatore portoricano di baseball, il primo latinoamericano a entrare nella Hall of Fame. A 38 anni, mentre si dirigeva in Nicaragua per portare medicinali e generi alimentari alla popolazione colpita dal tragico terremoto del 1972, morì in un incidente aereo.

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