Quelle riviste leggere che spostano pesantemente voti

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15 ottobre 2012

Che la televisione, nel nostro Paese malato di “tubocatodicismo“, sposti voti a destra – credo in maggioranza – e a sinistra è un dato di fatto, checché ne dica qualcuno.

Ma c’è anche un altro settore che, inconsciamente e non, indirizza le scelte di natura politica di molte persone.
Mi riferisco alle riviste d’attualità: “Gente“, “Oggi” e illustrati simili (ne esistono davvero a centinaia).

Alfonso Signorini

Ma chi sono gli editori in questo mercato che trova parecchi adepti specie nell’universo femminile?

Tra i tanti, abbiamo Rcs (Rizzoli Corriere della Sera), Cairo Editore ma, soprattutto, la Mondadori.
Dico soprattutto perché ho lavorato per dieci stagione estive in un’edicola siciliana e posso dirvi, per esperienza, che le riviste edite dalla casa berlusconiana vanno sicuramente per la maggiore.
In particolare, una sovrasta tutte le altre: “Chi“.
Pensate: le copie del settimanale diretto da Alfonso Signorini – che, quando lavoravo, arrivavano in edicola il giovedì – andavano esaurite già il sabato o la domenica. E non è che me ne arrivassero poche (in media tra le 100 e le 200 a settimana, anche perché stavo sul lungomare e i turisti non mancavano).
“Chi”, come è noto, non è una rivista politica, ma propone alcuni servizi che, a mio parere, potrebbero orientare le decisioni di voto delle migliaia di persone che lo acquistano. Si pensi ai reportage dedicati alla famiglia Berlusconi: quante volte abbiamo visto il volto sorridente del nostro premier in copertina? E la figlia Marina? E “Dudi” Pier Silvio? E quanti servizi sono stati dedicati loro, spesso con più elogi che critiche?
E le recenti prime pagine con Renzi e Passera in primo piano?
Bè… ognuno dica ciò che vuole, ma per me le riviste, i voti, li spostano eccome.
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