30 settembre 2012
PESARO – Parlare di pallavolo giocata ora, dopo la nuova querelle con Banca Marche, è difficile. E’ difficile perché il peggio sembrava passato e invece ci ritroviamo, di nuovo, tra molte incertezze economiche a meno di un mese dall’inizio del campionato.
Però voglio provarci, voglio parlare della mia nuova Robur, la squadra che ho avuto il piacere di osservare in un paio di allenamenti e di ammirare nel primo derby stagionale contro Urbino.
Negli occhi di queste ragazze ho rivisto la voglia di stare insieme, di giocare e di arrivare su ogni tipo di pallone, sempre. Ho visto tante giovani atlete divertirsi in campo e sorridere.
A livello tecnico c’è da lavorare e per fortuna i margini di miglioramento sono molto alti, però il talento c’è e pur essendo insieme solo da poche settimane le ragazze si sono comportate bene.
Ho trovato in Andrea Pistola non solo un allenatore valido, ma un vero condottiero, un perfezionista, in grado di riprendere le sue giocatrici, ma anche di gratificarle per aver toccato una palla in seconda linea pur senza averla salvata. Sta plasmando questo gruppo con il lavoro, il sudore e il sorriso.
E’ ancora presto per fare paragoni con il passato, ma in Lauren Gibbemeyer rivedo la grinta e la forza del mio ex-capitano. Negli occhi di Cristina Chirichella trovo non solo il futuro ma anche il presente. In Muresan e Dekany la voglia di migliorarsi giorno dopo giorno, in Valentina Tirozzi sento esperienza e solidità. In Noemi Signorile c’è la voglia di riscattarsi e di prendersi le sue responsabilità, in Beatrice Valpiani il desiderio di esserci. In Serena Ortolani c’è una leader da scoprire, in Elisa Manzano la speranza di tornare ai livelli passati, in Monica De Gennaro trovo una certezza, una garanzia. Ma allo stesso tempo umiltà, il “non sentirsi mai arrivato” è la “benzina” di ogni atleta, la convinzione di poter sempre dare di più.
Non dico che questa squadra non abbia difetti o punti deboli, non dimentico chi se n’è andato (Ferretti e Klineman su tutte), abbiamo molte ragazze giovani e senza esperienza, una panchina corta (3 giocatrici e non 5). Non dico che questa squadra sia perfetta. Ma è la mia squadra, la squadra che aspettavo da tanto tempo. E’ una squadra “sofferta” e fortemente voluta da tutti noi. Quindi una Squadra Bellissima.
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