ISOLA DEL PIANO – Un cambio di nome per ricordare uno dei padri del biologico. Dopo 40 anni, Montebello – già Alce Nero – tra le aziende bio storiche delle Marche e dell’Italia intera, annuncia il nuovo marchio Girolomoni in onore del proprio fondatore Gino Girolomoni, scomparso lo scorso marzo.
Il cambio del nome si affianca alla rivisitazione grafica del packaging e a una nuova etichettatura dei prodotti, che fornirà informazioni su sostenibilità, salute e sicurezza alimentare legata al biologico.
Come ricordato dal sito web della società, “Gino Girolomoni Cooperativa Agricola sarà presente con il Consorzio Marche Biologiche e tante novità al Sana 2012 presso Bologna Fiere – Padiglione 33 – stand A25/C26 dall’8 all’11 settembre.
La novità principale è che nome della cooperativa e del marchio diventano GIROLOMONI®, i precedenti Alce Nero e Montebello spariscono definitivamente. Di qui il restyling dell’immagine aziendale attraverso la riprogettazione del logo, il rinnovamento grafico del packaging prodotti e un nuovo sito internet.
Dopo la scomparsa, nel marzo scorso, di Gino Girolomoni, presidente della cooperativa è diventato suo figlio Giovanni Battista, il quale, per chiarire i vari passaggi, dice così: “Cambiare il marchio e il nome della cooperativa in onore di mio padre è stato un atto dovuto e sentito da tutte le persone che, in questi anni, sono state al suo fianco nel portare rispetto alla natura e alle persone nel lavoro di tutti i giorni. La presenza al SANA 2012, la più importante fiera espositiva del settore, è un’occasione importante per presentare al pubblico le nostre novità e le attività che porteremo avanti nei prossimi mesi, puntando su quei valori cardine che da sempre ci caratterizzano: l’attenzione alla sostenibilità, l’impegno verso dipendenti e fornitori, la responsabilità ambientale e sociale della filiera produttiva”.
Coerentemente con questi valori, GIROLOMONI® già agisce da anni:
• Utilizzando energia da fonti rinnovabili (ha sviluppato un parco di pale eoliche da 20 kW, insieme a un tetto fotovoltaico da 116 kW) e studiando per il futuro altre forme di energia pulita per il raggiungimento dell’autosufficienza energetica.
• Effettuando la raccolta differenziata dei rifiuti.
• Promuovendo l’adozione di comportamenti responsabili dal punto di vista sociale e ambientale da parte dei dipendenti.
• Interagendo con molti dei propri clienti, fornitori, nonché studenti, curiosi e media locali tramite i molteplici eventi che si tengono periodicamente nella sede e nei propri agriturismi.
Continuando così a rappresentare uno dei più importanti attori dell’economia locale, fin da quando promosse, negli anni ’70 una vera e propria inversione di tendenza, rispetto alla fuga dalle campagne verso le città, che rese possibile la ripresa di attività produttive da parte di quegli agricoltori che hanno avuto la forza di restare o addirittura di tornare ad abitare case abbandonate da tempo.