PESARO – Celebrazioni per il 68esimo anniversario della Liberazione di Pesaro dall’occupazione delle truppe nazifasciste. Stamane, tra i vari appuntamenti, è stato consegnato a Paolo Coschiera, primario di diagnostica per immagini, il premio “Fare città: Pesaro premia Pesaro”. Ecco la motivazione, letta dal sindaco Luca Ceriscioli e dal presidente del consiglio comunale Ilaro Barbanti:
“Medico da oltre trent’anni, specialista di Radiodiagnostica da ventisei, ha percorso un cammino di studioso e di professionista, sempre nella nostra e sua città e nel nostro Ospedale, con un costante impegno per l’aggiornamento specialistico. Percorso ricco di esperienze e di risultati ampiamente apprezzati e riconosciuti. Le esperienze e conoscenze accumulate nelle varie discipline radiologiche hanno trovato spazio in numerose pubblicazioni in riviste scientifiche e in partecipazioni come relatore a numerosi congressi. Professionista radiologo distintosi per la spiccata dedizione alle applicazioni cliniche dell’innovazione tecnologica in Medicina, con particolare riguardo al settore radiologico, senza mai perdere di vista il rapporto medico-paziente, prodigandosi nell’orientare, guidare, accompagnare, rendere partecipi i pazienti nei percorsi diagnostici e di cura, sia oncologici che vascolari. Dirigente dal 2008 dell’Unità Operativa di Diagnostica per Immagini del presidio ospedaliero di Pesaro, dell’Azienda Marche Nord, opera con la convinzione che il nostro sistema sanitario esige una sempre più elevata e precisa condivisione e responsabilizzazione clinica da parte dei diversi professionisti della salute che interagiscono all’interno della struttura ospedaliera. In questo ruolo ha pensato ad un modello organizzativo che sia in grado di coniugare una presa in carico complessiva, globale, continuativa del cittadino/utente nell’ambito di un processo di umanizzazione della medicina ospedaliera con una diagnostica sempre più protesa all’innovazione tecnologica.
Nell’ambito dell’attività radiologica ha introdotto negli anni le più avanzate metodiche diagnostiche. Il centro di radiologia interventistica è riconosciuto come centro regionale di riferimento per diverse tipologie di interventi. Inoltre è leader in alcuni trattamenti inerenti specifiche patologie oncologiche.
Stimato per le sue capacità professionali e per le riconosciute qualità umane, ha contribuito all’elevamento della qualità in campo radiologico dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord”.
L’anniversario della Liberazione di Pesaro dall’occupazione delle truppe nazifasciste è uno tra i più importanti per la storia di Pesaro perché in quei giorni non solo finiva l’occupazione militare e lo stato di guerra, ma iniziava la storia moderna della città.
Era l’alba del 30 agosto 1944 quando i partigiani della Brigata Maiella, i soldati polacchi (i Fucilieri dei Carpazi, gli “Ulani” dei Carpazi, di Podole, di Poznan, e altri reparti) e un contingente di soldati britannici (del “Household Cavalry Regiment”) cominciarono ad attaccare sul lato sud della città, cioè l’area della attuale via La Marca (il nome è quello di un ufficiale della Maiella che morì durante quei combattimenti), e l’area attorno alla stazione ferroviaria.
I combattimenti proseguirono per tutti i 3 giorni successivi e solo al tramonto del 2 settembre i partigiani della Maiella, i soldati polacchi e quelli inglesi che avevano partecipato ai combattimenti per liberare la città, ritornavano alla base posta in località Muraglia. Diversi di loro mancavano all’appello.
Pesaro era libera, ma deserta e distrutta. Dal giorno dopo i pesaresi, che erano da mesi sfollati nelle campagne e nell’entroterra, tornavano alle loro case (molte erano distrutte) carichi di dolore per le perdite umane e materiali e ricominciarono con coraggio a ricostruire la loro vita e la loro città. Cominciarono cioè a “fare città”.
E’ per questo che in tale ricorrenza il Consiglio comunale assegna il premio “Fare Città: Pesaro premia Pesaro”, andato a Paolo Coschiera.