In Sicilia, ad ottobre, si vota.
Come avrete letto sui giornali, la situazione economica della Trinacria non è certo delle migliori: il rischio default è un dato di fatto, nonostante le smentite di Raffaele Lombardo, il governatore che si è dimesso un mese fa, non senza polemiche.
E adesso?
Si va alle urne e il risultato non è per niente scontato.
Al momento, i candidati per la Presidenza che se la giocano sono in 5: Nello Musumeci, Gianfranco Miccichè, Rosario Crocetta, Claudio Fava e l’outsider grillino Giovanni Cancelleri.
A differenza delle ultime elezioni, in cui Lombardo stravinse doppiando la concorrente Anna Finocchiaro del Pd, stavolta il risultato non è affatto scontato.
Musumeci è un politico rispettabile, che ha lasciato un buon segno nella Provincia di Catania, dove di certo farà il pieno di voti. Uomo d’ordine, esponente de La Destra e appoggiato dal Pdl, ha dalla sua una carta che gli varrà non pochi voti: non è sostenuto né da Lombardo (schieratosi con Miccichè) né dall’Udc, che sta con Crocetta. L’alleanza con il Partito dei Siciliani (data per sicura inizialmente) e col partito di Casini, infatti, avrebbero fatto storcere il naso a non pochi elettori di Musumeci.
Il Grande Sud di Miccichè, movimento che, specie nella Sicilia Occidentale, può vantare un buon bottino elettorale, godrà invece dell’appoggio del già citato Lombardo, del Movimento popolare siciliano e di Futuro e Libertà. Quest’ultimo, scegliendo di allearsi, ha rinunciato alla candidatura di Fabio Granata.
Il centrosinistra, che in Regione non ha mai vissuto particolari primavere, si spacca in due, sulla scia dell’andamento politico nazionale.
Rosario Crocetta, europarlamentare Pd ed esponente antimafia, con una rispettabilissima storia personale alle spalle, è sostenuto da Ps, Api e, ahimé, dall’Udc, poiché, afferma qualcuno, “senza i moderati, in Sicilia, non si vince”.
Sarà… ma se i moderati fanno parte di quel partito che per troppi anni ha governato la regione come sappiamo, avendo come esponente di spicco un certo Cuffaro, condannato in via definitiva per reato di stampo mafioso… bé, contenti loro…
Menomale che c’è Claudio Fava. Esponente di Sel, già sostenuto da Fds e dai Verdi, proprio ieri ha incassato l’importante appoggio dell’Italia dei Valori. La sua storia personale la conosciamo tutti: figlio di Giuseppe, giornalista ucciso da Cosa Nostra, anche lui, come Crocetta, fa parte dei politici che maggiormente si battono contro la mafia. Al riguardo ha scritto romanzi, libri, sceneggiature (ha partecipato alla realizzazione de “I cento passi”) e altro ancora.
Infine, abbiamo Cancelleri, che non va certo sottovalutato. Il Movimento 5 Stelle gode di ottima salute, anche se, va detto, al Sud non ha mai sfondato. Che sia la volta buona? Vedremo.
Personalmente, però, faccio il per tifo Claudio Fava.