di Redazione
31 agosto 2012
PESARO – I carabinieri della Stazione CC di Pergola, a conclusione di indagini di polizia giudiziaria, hanno denunciato all’A.G. di Pesaro un 27enne pregiudicato della Repubblica Ceca, in Italia senza fissa dimora, con le accuse di “furto aggravato”. Qualche giorno addietro l’uomo era già stato notato aggirarsi nella zona tra Cagli e Fano e, sottoposto a controllo da parte dei carabinieri, era stato trovato in possesso di quattro chiavi alterate idonee ad aprire diversi tipi di serrature, quindi, sottoposto a foto segnalamento presso la Compagnia CC di Fano e denunciato per possesso di chiavi alterate o grimaldelli.
La fotografia dell’uomo era poi stata inviata alle varie Stazioni CC dipendenti della Compagnia di Fano al fine di verificare se fosse eventualmente coinvolto nella commissione di reati contro il patrimonio verificatisi sul territorio di rispettiva competenza o se fosse stata notata la sua presenza nelle varie zone interessate da furti. Ciò, in effetti, ha permesso ai Carabinieri della Stazione CC di Pergola di individuare nel 27enne pregiudicato della Repubblica Ceca l’autore di un furto verificatosi a metà del mese di agosto all’interno di una lavanderia del luogo, nel corso del quale era stata asportata la somma di 100 euro circa dalla cassa self service. Ad incastrare lo straniero che, con facilità e senza operare alcuna effrazione, aveva aperto delle porte e la cassa del self service del negozio, le telecamere dell’impianto di sicurezza interna le cui immagini hanno permesso ai carabinieri di Pergola di dare un’identità certa al malfattore che è stato così segnalato all’A.G..
Denunciato alla Procura della Repubblica di Pesaro anche un 34enne pregiudicato romano che dopo aver letto su un noto sito di annunci internet che una persona di Pergola aveva messo in vendita l’autovettura, utilizzando delle utenze telefoniche fittiziamente intestate ad altre ignare persone ed una falsa carta d’identità a cui aveva apposto la propria fotografia, ha così contattato il venditore prendendo un appuntamento per concludere l’acquisto. Il falso acquirente, quindi, nei giorni scorsi si è presentato dal commerciante di Pergola con un assegno circolare di diverse migliaia di euro, con l’intenzione di prendere possesso dell’autovettura. Ma prima di concludere l’affare il cittadino di Pergola ha insistito con il voler portare l’assegno presso la propria banca, che per sua fortuna era ancora aperta, apprendendo così che l’assegno era falso. Il cittadino di Pergola uscito dalla banca, però, non ha più trovato il falso acquirente che nel frattempo si era già dileguato. A seguito di ciò l’uomo, che aveva ancora la copia dei falsi documenti del truffatore, ha presentato una denuncia alla locale Stazione CC che ha avviato subito le indagini riuscendo, tramite un laborioso lavoro di incrocio di dati telefonici ed utenze internet, a pervenire all’individuazione dell’imbroglione che è stato così denunciato all’A.G. di Pesaro, con le accuse di “tentata truffa, ricettazione, falsità in scrittura privata e possesso di documenti di identificazione falsi”.
Segnalato all’A.G. per “minaccia ed oltraggio a un pubblico ufficiale e rifiuto di indicazione delle proprie generalità”, anche un 66enne pensionato di Pergola che, dopo aver trovato un avviso di contravvenzione per divieto di sosta alla propria autovettura per infrazione accertata da un vigile urbano stagionale, aveva rivolto pesanti minacce ed ingiurie al vigile verbalizzante nei confronti del quale assumeva anche un atteggiamento alquanto aggressivo. In soccorso del vigile urbano, telefonicamente chiamati dal Comando di polizia Municipale, sono arrivati i carabinieri di Pergola che, dopo aver calmato il pensionato scongiurando il peggio, hanno proceduto ad informare dei fatti la Procura della Repubblica di Pesaro. Infine, una denuncia per evasione è stata formulata all’A.G. nei confronti di un 42enne pregiudicato senegalese che, sebbene agli arresti domiciliari, è stato trovato dai militari della Stazione di Pergola fuori dalla propria abitazione dalla quale si era arbitrariamente allontanato.
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