Big Mack e teorie della relatività

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30 agosto 2012

PESARO – E’ tutto relativo. Nella vita come nello sport. Prendiamo la nuova Vuelle 2012-13 e confrontiamola con quella della stagione precedente: è più debole, lo sappiamo tutti, se vogliamo fare un paragone è come essere stati fidanzati un anno con Monica Bellucci e venire mollati proprio sul più bello, anche se era da qualche mese che ti aveva avvertito che il feeling stava finendo. Ma non ti sei demoralizzato e dopo qualche attimo di smarrimento, ti sei ripreso e guardato intorno cercando una nuova passione, trovando qualcosa di carino nella nuova vicina di casa appena arrivata, non è bellissima ma è quella che si dice un”tipo” della quale ti puoi invaghire solo conoscendola meglio e approfondendo il rapporto.

 

Mack e Ebeling, foto tratta da Noi, Pesaro e Il Basket

Ma si è rischiato anche di peggio, perché dopo il no di Sauro “Mister Siviglia” Bianchetti del 20 luglio ci sono stati attimi di smarrimento, nei quali sembrava che si stava già per retrocedere senza neanche iniziare il campionato, con una panchina composta di soli ragazzini italiani con poca esperienza e un quintetto di americani raccattati in giro per il mondo senza arte né parte. Tornando al paragone con l’universo femminile, hai rischiato di convivere per un anno con Mariangela, la figlia del rag. Fantozzi cinematografico, onestamente non una bellissima prospettiva.

Invece la dirigenza biancorossa è riuscita ad allestire una formazione decorosa con il budget più basso della serie A, formata da un nucleo di italiani che dovrà fare da traino tecnico e morale ad un poker di “strangers” nuovi di zecca per il campionato italiano con tutte le problematiche del caso. Fondamentali le riconferme di capitan Flamini e del nazionale Cavaliero per garantire una continuità con l’anno precedente, rischiose le scommesse Amoroso e Crosariol in un settore delicato come quello dei lunghi che sembra quello più debole con un solo centro puro e tre ali grandi carenti in centimetri quando la lotta si farà aspra, inevitabili gli innesti di Andrea Traini ed Alessandro Amici, unici prodotti del vivaio biancorosso capaci di tenere il campo in serie A, sperando che questo sia per i due ragazzi cresciuti in Baia Flaminia l’anno giusto per esplodere definitivamente.

Il reparto esterni è quello dove sembra concentrato maggiormente il talento di questa nuova squadra, con i due americani (più la guardia che manca per completare il roster) che dovranno conoscersi e chiarire le gerarchie interne, con Hamilton che avrà in mano il pallone e il pallino della squadra, mentre Barbour sarà il primo finalizzatore con licenza di colpire le difese avversarie.

Senza dimenticarsi il difficile compito che attenderà il nuovo allenatore biancorosso Giampiero Ticchi, alla sua prima vera esperienza nel massimo campionato in una stagione complicata per tutti, nella quale il farmacista di Gradara avrà bisogno di partire con qualche vittoria per non sprecare il bonus iniziale che il pubblico pesarese concede ad ogni nuovo coach che arriva in riva al Foglia. Non sarà semplice far convivere vecchi e nuovi arrivati, il nucleo italiano con quattro nuovi stranieri, diverse personalità anche forti che dovranno evitare di pestarsi i piedi.

Ad un mese esatto dall’inizio del campionato sono ancora tante le incognite su questa nuova Vuelle, ma al cuore non si comanda e il pubblico pesarese potrebbe anche provare dei sentimenti per questa nuova arrivata, carina ma che ancora non convince del tutto, con qualche difettuccio che solo il tempo e il parquet potranno dire se si trasformeranno in qualcosa che non sopporti o in una gradevole compagnia. La Bellucci se ne è andata e non ritornerà, ma almeno la figlia di Fantozzi ce la siamo tolta di mezzo!

 

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