Truffa con postepay, un arresto: aveva accumulato 60 mila euro

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30 agosto 2012

RIMINI  – Il giochino andava avanti da un pezzo: individuava bar e tabaccherie con un punto Sisal e, dopo aver chiesto la ricarica del postepay per importi di 500-600 euro alla volta, ed aver ottenuto l’accredito, esibiva un bancomat non funzionante e spiegava di avere pochi euro in contanti. Fingendo di dirigersi verso lo sportello bancomat più vicino per prelevare i soldi, poi ritornava nei negozi riferendo che l’impianto era fuori servizio. Lasciava pure un numero di cellulare ed una dichiarazione scritta di impegno a saldare il debito, oltre i dati personali già forniti per la ricarica.

Chiaramente non tornava mai a pagare. La Squadra Mobile ha denunciato a piede libero C.A., 42 anni, per truffa. Da mesi imperversava tra la Romagna e le Marche e secondo le prime stime avrebbe accumulato solo nella nostra provincia ricariche di 60.000 euro. Grazie all’attività investigativa operata dalla Squadra Mobile di Pesaro l’uomo è stato individuato nell’ultimo domicilio di Rimini: la perquisizione ha portato al ritrovamento della postepay utilizzata nelle truffe.
Si invitano, nella circostanza, tutti i commercianti in possesso di apparecchiature Sisal a prestare la massima attenzione alle richieste di ricarica, soprattutto da parte di persone sconosciute, pretendendo sempre ed in anticipo il pagamento delle somme, che solo in tal caso potranno essere accreditate nelle carte ricaricabili.

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