Open Spaces con l’Accademia di Belle Arti

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31 luglio 2012

PESARO – Undici amici. Di più: undici amici appassionati d’arte. E già non è facile. Di più: appassionati d’arte giovane e disposti a tassarsi per dare visibilità alle opere degli studenti che vogliono crescere impegnandosi quotidianamente nelle aule e nei laboratori delle scuole di Pesaro e Urbino.

Da sinistra Elio Giuliani, Sebastiano Guerrera e Gabriele Arruzzo

Da sinistra Elio Giuliani, Sebastiano Guerrera e Gabriele Arruzzo

I magnifici undici (“senza presidente, tutti sullo stesso piano, in ordine alfabetico, ma un gruppo bello e compatto”, dice uno di loro) sono: Mareva Cardone, Circolo della Stampa, Fondazione Meuccia Severi, Elio Giuliani, Francesca Gallinari e Laura Balducci (Intercontact), Roberto Licini, Enzo Mancini, Roberto Naldi, Anna Maria Ravaglia, Paolo Semprucci e Giuliano Vangi. Sono gli Amici Giovani Artisti (Aga). E all’acronimo non segue il solito Khan. Gli undici amici sono ricchi soprattutto di passione. Che poi è quella che fa girare il mondo. Più dei soldi. Anche se siamo prigionieri dei soldi, schiavi della grande finanza, spesso occulta, in ogni caso protetta.

A rappresentarli tutti, gli Amici Giovani Artisti, stamattina, in una sala dell’Hotel Excelsior, “uno di loro”, Elio Giuliani, che ha presentato “Open Spaces”, esposizione dal 3 a l 17 agosto delle opere degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Urbino.

“Vogliamo dimostrare che con poco impegno economico e tanta buona volontà, si può fare… Non disturberemo istituzioni, autorità, i soliti sponsor” ha detto Giuliani – Crediamo di esserci riusciti con la prima edizione, quando, tra dicembre e gennaio, abbiamo trovato spazio alle opere degli studenti della Scuola del Libro di Urbino. Il secondo appuntamento, da venerdì, con l’Accademia di Belle Arti di Urbino e, successivamente, forse già a ottobre, con quelli dell’Isia ducale e quindi del Mengaroni di Pesaro”.

Gli spazi scelti sono Galleria della Pergola, in Via Diaz 14 (orario: 16,30-20, chiuso nei festivi); Zucca Arte Design, Via Zongo 45 (9,30-12,30; 17-20, chiuso lunedì); La libreria del barbiere, Via Rossini 38 (9-13; 16-20, chiuso lunedì mattina); Paolo Semprucci Fotografo, Via San Francesco 48 (9-13; 16-20, chiuso lunedì mattina).

Giustamente orgoglioso il professor Sebastiano Guerrera, direttore dell’Accademia di Belle Arti: “I quattro spazi sono stati interpretati, anzi letti, secondo le loro caratteristiche: Della Pergola e Zucca ospiteranno opere di pittura, scultura e fotografia. Opere molto eterogenee. L’Accademia ha una produzione artistica trasversale; non esiste un’unica linea, univoca, l’eterogeneità è inevitabile. Nessun concetto canonico neppure per la fotografia. Si troveranno anche immagini più elaborate. Per quanto riguarda la scultura, anziché rappresentare l’intera scuola, abbiamo invitato gli studenti di un recente insegnamento riguardante le Tecniche del marmo e delle pietre dure, che negli ultimi due-tre anni ha conseguito risultati completi, importanti grazie al lavoro del professor Michelangelo Galliani. Il coordinamento è dei professori Arruzzo e Carloni. Semprucci ha un enorme schermo, una vetrina per le produzioni video. Si tratta di video realizzati con i linguaggi più svariati, con gli allievi che hanno potuto contare sull’importantissimo lavoro del professor Renato Alberti. Per dare seguito al luogo, abbiamo deciso di esporre alla libreria del barbiere opere e prodotti editoriali. Illustrazioni e volumi unici prodotti dalla professoressa Serena Riglietti, la quale – sperando non se la prenda – è la famosa illustratrice di Harry Potter. Questa è la semplice verità. Alcuni libri sono le tesi di studenti, in altri casi volumetti appena sfornati. Per cronaca, non è presente la Scuola di Grafica, impegnatissima in una mostra itinerante in Sicilia, con alcune delle più importanti scuole italiane e straniere”.

Perché la scelta di agosto?
“Perché – scherza Guerrera – volevamo mettere le mani sulla città. Infatti, siamo presenti anche con la scuola di Scenografia che sta realizzando scene e costumi per “Il Signor Bruschino”, terza opera del Rossini Opera Festival 2012”.

Detto della mostra, un ringraziamento a chi l’ha resa possibile. Ovvero gli undici di Aga.
“A me – sottolinea Guerrera – l’idea è piaciuta subito. E’ la dimostrazione che con la buona volontà e poco impegno economico si possono fare tante cose. Senza contare che è un’iniziativa che parte dal basso, dalla società civile. Per noi, che realizziamo progetti di tipo istituzionale, è una grande idea per stare a contatto con le persone. A maggiore ragione in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando. E non abbiamo fatto una grande fatica, sostenuti dalla sana leggerezza di fondo che ha accompagnato progetto, grazie al clima, alla passione e al senso civico”.

Un ringraziamento che ha voluto fare suo anche Cecilia Casadei, vice presidente dell’Accademia, a nome del presidente Vittorio Sgarbi: “E’ una nobile rappresentante di una nobile intenzione di persone che si muovono per offrire opportunità alla giovane arte, che così può continuare a sperare, a esprimersi. L’arte rappresenta una necessità per la vita umana, per chi la crea e per chi ne fruisce, un’espressione di libertà che consente di raccontare, comunicare, esprimere, denunciare i mali della società contemporanea. E’ bello e prezioso che siano i giovani ad esprimerle. Credo che l’Accademia di Belle Arti può proporre qualcosa di straordinario in un’epoca che di straordinario sembra avere solo la negatività”.

Aggiunge il professor Guerrera: “Rischiavo di dimenticarlo, ma vorrei sottolineare con affetto l’attenzione che la città di Pesaro, in tutte le sue componenti, società civile e istituzioni, ha per l’Accademia. Non a caso, l’anno prossimo saremo protagonisti di progetto per i Musei Civici, un progetto multimediale per nuova tecnologia dell’arte”.

Il professor Gabriele Arruzzo racconta che “Molti di questi studenti sono alla loro prima mostra pubblica. Uscire dall’Accademia e inserirsi in un tessuto diverso, è bello, interessante, splendido, in un momenti incattivito dalla contingenza. Gli studenti fanno parte di tutte le classi, dal triennio al biennio, ci sono matricole e laureandi. L’anno scorso abbiamo registrato un incremento del 40 per cento di immatricolazioni… “. E aggiunge il direttore Guerrera “sono di ottima qualità. Normalmente il talento emerge in seguito. Lo dico con orgoglio perché sono cresciuto a Urbino, sono all’Accademia dal 1983. Viviamo in un bel clima, pensate che dei 420 studenti ne chiamo per nome almeno trecento”.

Ed eccoli, allora, i nomi degli studenti protagonisti:

Mostra di pittura, scultura, fotografia e video: Nara Tomassini, Paolo Farci, Giacomo Podestà, Cecilia Ripesi, Maria Teresa Corbucci, Davide Mancini Zanchi, Shio Takahashi, Rojna Bagheri, Annalisa D’Annibale, Elisa Mossa, Stefano Baldinelli, Francesco Pasquini, Shiyao He, Dario Picariello, Ilaria Gasparroni, Alice Arlotti, Michela Dal Brollo, Luca Colagiacomo.

Le illustrazioni e i libri sono di Marta Bassotti, Francesco Cuomo, Giovanni Forleo, Mara Chisu, Miriam Dall’Ospedale, Marzia Fino, Elisa Pietrelli, Federica Ragnoni, Laura Fonsa, Giovanna Terrone, Raquel Ligero Nebot, Roberta Gnagnarella, Selene Cassetta, Veronica Malatesta, Silvia Pretelli. Maria Mencias Gomez, Enrica Montorsi, Veronica Cestari, Silvia Venturi.

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