di Redazione
31 luglio 2012
LONDRA (Inghilterra) – “Serve una resa dei conti, la velocità ha cannato la preparazione”. Accuse, quelle lanciate dal pesarese Filippo Magnini, subito dopo essere affondato nelle qualificazioni dei 100 stile libero. La gara che per due volte l’ha incoronato re del mondo e che oggi, ai Giochi di Londra, ha chiuso con un mediocre 49″18 che gli è valso il 18esimo posto complessivo. Fuori dalla finale anche Luca Dotto, che ha fatto ancora peggio di Magnini: 49″43.
“Non sto bene, mi sento pesante – ha detto il 30enne pesarese – Peccato, però me l’aspettavo. E’ stato sbagliato qualcosa, non sono in forma. La velocità ha cannato completamente la preparazione olimpica. Da gennaio tutti male, serve una resa dei conti. So di aver dato tutto, ma in gara non rendiamo. E’ un peccato presentarsi a un’Olimpiade così”.
La risposta di Claudio Rossetto, che è anche il tecnico scelto dalla Pellegrini, non si è fatta attendere: “Filippo parla un po’ troppo a caldo, lo conosciamo. Le cose che dice hanno un perché: è vero che dobbiamo imparare dalle nazioni più brave, ma da anni la velocità azzurra con la stessa gestione ha sempre ottenuto ottimi risultati. Non ho rimpianti sul lavoro fatto, ma su come è finito. Le controprestazioni sono evidenti, Filippo non è arrivato qui in condizione, ma i ragazzi hanno messo tutti il loro impegno”.
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