di Redazione
23 luglio 2012
Da un lettore (che si firma R.D.) riceviamo e pubblichiamo:
Preso atto della volontà del Governo Monti di eliminare infrastrutture ed Enti inutili (meglio tardi che mai) , e in riferimento all’attuale riduzione delle provincie ed ai comuni minori, con accorpamenti territoriali adeguati, ci viene alla mente la caotica situazione che si verificherà nelle zone del Montefeltro, in parte sulla “provincia” di Pesaro – Urbino e in parte sulla ex “provincia” di Rimini.
Stante la situazione odierna, ovvero, la conferma della Provincia di Pesaro – Urbino, dalla quale la Valmarecchia se ne era già distaccata, e l’accorpamento della Provincia di Rimini con quella di Forlì – Cesena, si è creata una nuova situazione territoriale.
Onde sistemare adeguatamente la zona, bisogna approfittare dell’occasione che ci viene offerta, per prospettare la creazione di una zona libera che unisca tutti i comuni del Montefeltro, compresi gli “esodati” di Rimini, gestibile con un unico potere Economico, Turistico , sociale , e Amministrativo indipendente, con il contributo delle due “province”. Proferendo le risorse necessarie per non oltre 5 anni per l’avvio del nuovo territorio che potrà essere definito T.A.M. Territorio Autonomo del Montefeltro, finalmente le provincie di Pesaro e Rimini, potranno fregiarsi di una iniziativa davvero utile per il territorio e per i cittadini.
Chi ha potere politico , ci pensi, per gestire adeguatamente il territorio nell’interesse di tutti, attraverso una Legislazione adeguata, oggi assente, per quei territori che hanno caratteristiche geo-morfologiche e sociali, particolari.
Quanto sopra detto per rispondere alle necessità delle zone interessate , per ovviare alla lontananza dei rispettivi futuri capoluoghi di “provincia”, Ancona e Forlì.
A buon intenditor poche parole.
Di questi tempi si possono proporre le cose più strampalate senza nè capo nè coda……