Addio a Carlo Bettini, punto di riferimento per tre generazioni di insegnanti e librai

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9 luglio 2012

PESARO – Lunedì mattina, all’età di 81 anni, si è spento Carlo Bettini, punto di riferimento per almeno tre generazioni di insegnanti di scuola elementare e librai che sapevano di trovarlo lì, nel suo polveroso magazzino di via della Battaglia, all’angolo con via Castelfidardo. Si narra che nessun bambino sia entrato fra quelle mura, senza uscirne con un libro di favole in regalo. Insieme a Bettini se ne va un’altra parte del nostro Centro Storico e, soprattutto, dal punto di vista personale, se ne va il babbo di persone a me molto care. Le righe iniziali le ha scritte suo figlio, Lamberto, che per pu24 cura una rubrica speciale: ritratti a penna. Ecco, Carlo Bettini era ed è uno di questi personaggi pesaresi che meriterebbero un ritratto in punta di penna.

Carlo Bettini

Lavoratore infaticabile, uomo energico che con il suo magazzino, con le sue scansie e scaffali, aveva un rapporto quasi passionale. Ogni giorno, fino all’ultimo dei giorni, ha voluto che il suo “regno” di via della Battaglia rimanesse aperto. Anche se i suoi figli, Lamberto e Gianluca, che negli anni lo hanno affiancato e oggi ne raccolgono il testimone, avevano da tempo trasferito buona parte dell’attività in uno spazio più ampio, più accessibile, più nuovo. Ma volete mettere via della Battaglia? Quella non si tocca. Per anni, il signor Bettini, lì ha ricevuto maestre e mamme, ha dato da lavorare a tantissime persone, ha animato un angolo del centro storico che, da oggi, sarà un po’ più freddo e buio. Si narra, ma le storie sono tante e si perdono nei ricordi, sono tutte bellissime, da ascoltare e riascoltare, che il giorno del matrimonio, tanti anni fa, celebrato al lunedì perché costava meno, il signor Bettini attaccò un cartello sulla porta del suo magazzino: torno subito. Perché il suo lavoro, il suo magazzino, per lui erano tutto. Anche nel giorno dei giorni. Altri tempi, certo, ma che descrivono, in parte, chi era. Ma Carlo Bettini era anche un tifoso della Scavolini, che ascoltava  rigorosamente alla Radio, e amava il calcio. Ecco, Carlo Bettini mi piace ricordarlo in quella calda sera del 2006, nella sua casa nel cuore della zona Porto di Pesaro: in piedi, davanti la tv, abbracciato a noi, ad esultare per una Nazionale tornata a vincere 24 anni dopo. Qualche mese fa ci eravamo dati appuntamento per l’Europeo appena concluso: le condizioni di salute non gliel’hanno, non ce l’hanno, permesso obbligandolo al letto dell’ospedale dove, fino alla fine, la sua grande famiglia, i figli, l’amata moglie e i nipotini, non l’ha mai lasciato solo. Alla famiglia Bettini il cordoglio sincero della redazione di Pu24.

L’ultimo saluto si terrà nella Chiesa di S.Maria del Porto alle ore 10.30 di mercoledì 11 luglio.

 

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