FANO – Se siete appassionati di musica e di antichi strumenti a tastiera, questa è una ricerca storica imperdibile. L’ha realizzata Claudia Pilla, trevigiana di nascita ma ormai da dieci anni residente nella provincia di Pesaro e Urbino, diplomata in pianoforte al conservatorio di Venezia e in clavicembalo al “Benedetto Marcello”, un biennio di specializzazione in clavicembalo conseguito al “Rossini” di Pesaro con percorso solistico da 110 e lode sotto la la guida dell’ottima professoressa Maria Luida Baldassari.
Nel suo percorso, tanti concorsi nazionali e internazionali vinti, con numerosi concerti in Italia e all’estero. Anche da qui, dalla sua possibilità di conoscere realtà oltre confine, passando dai corsi di perfezionamento sulla storia dell’ornamentazione e sulle diteggiature antiche, la voglia di raccontare e spiegare l’evoluzione delle tecniche nelle scuole stilistiche nazionali dal XVI secolo agli albori del XVIII. Un’opera fine, meticolosa, che riguarda le antiche diteggiature e le posizioni usate per suonare gli strumenti a tastiera nei secoli XVI e XVII. Si basa sui trattati originali del passato ed è maturato nel corso degli anni a partire da un personale interesse per l’argomento nato durante gli studi, che ha portato la professoressa Claudia Pila ad entrare in contatto con i fondi musicali di biblioteche dei più vari punti d’Europa. “Ho indagando sulle trasformazioni della tecnica tastieristica avvenute nel corso del tempo – racconta l’autrice, oggi anche professoressa in una scuola a indirizzo musicale - con il progressivo manifestarsi di tendenze stilistiche nazionali, dando rilievo anche all’ambiente sociale e alle condizioni di vita del compositore, inserendolo in un contesto più ampio, che lo vedesse legato alle problematiche culturali del suo tempo”.
“Le antiche diteggiature negli strumenti a tasto”
Edito dalla casa editrice Armelin di Padova
Finalmente è stato partorito? Complimenti e buone vacanze. Ciao.