PESARO – “Sappiamo che nelle nostre fiere non vengono commercializzati tartufi falsi, ma per garantire maggiormente il consumatore proponiamo, da parte di una commissione di esperti, il controllo diretto dei banchi presenti nelle stesse manifestazioni”.
È questa la proposta avanzata da Giuseppe Mariotti, Gianfranco Santi e Claudio Nasoni, presidenti rispettivamente di Confagricoltura, Cia e Copagri, dopo l’operazione dei Nas che ha portato al sequestro di tartufo estero spacciato per bianchetto nostrano, e che ha visto coinvolta anche un’azienda della provincia di Pesaro e Urbino.
“Sappiamo per esperienza diretta – affermano i tre presidenti – che gli organizzatori delle fiere del tartufo della nostra provincia sono molto attenti alla qualità del prodotto e vigilano da tempo perché non ci sia il rischio che nelle loro manifestazioni arrivi tartufo equivoco. Ma per garantire ancora di più il consumatore e gli stessi organizzatori, proponiamo l’istituzione di una commissione di esperti che visiti gli stessi stand, verificando, con una analisi visiva e olfattiva a campione, che non vi siano tartufi falsi.
La Provincia potrebbe essere l’ente garante di questa operazione-trasparenza che mira esclusivamente a tutelare un bene prezioso del nostro territorio, una fonte di economia importante anche sul piano turistico e dell’immagine che non può essere scalfita né sporcata da fatti come quelli accaduti ultimamente. Abbiamo una tradizione da difendere e un futuro da tutelare”.
COME FARSI UNA TARTUFAIA, INVENTARSI UN LAVORO E TROVARE UN NUOVO REDDITO: CONVEGNO DELLA CIA
«La tartuficoltura? Può essere una nuova fonte di reddito. La nostra vuole essere un’iniziativa utile non solo per informare e sensibilizzare gli agricoltori, operanti soprattutto nelle aree interne, ma anche per coinvolgere le istituzioni su un’opportunità di investimento oggi più che mai interessante”. Gianfranco Santi, presidente Cia (Confederazione italiana agricoltori) della provincia di Pesaro e Urbino, invita ad investire nella campagna per ovviare alla crisi economica, ed in particolare nella coltivazione dei tartufi, se nelle giuste condizioni di terreno e microclima. E proprio alla tartuficoltura la Cia dedica un convegno in programma sabato 23 giugno, alle 9:30 a Ponte degli alberi (Sterpeti) in via Fermi.
Santi coordinerà il convegno «Tartuficoltura, opportunità di sviluppo per le aree interne». Dopo la premessa di Santi, il saluto del sindaco di Montefelcino Ferdidando Marchetti, quello del presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi e quello dell’assessore provinciale alle attività produttive Renato Claudio Minardi, saranno affrontati tutti gli aspetti dell’argomento: Umberto Bernardini, presidente della Federazione italiana tartuficoltori associati, introdurrà agli aspetti della coltivazione del tartufo. Serafino Fioravanti, tartuficoltore, rivelerà gli aspetti tecnici e le opportunità economiche della tartuficoltura, fornendo elementi concreti per intraprendere questa attività. Valentino Berni, della giunta nazionale giovani agricoltori, parlerà di come gestire la tartufaia. Concluderà il coordinatore della Giunta nazionale Alberto Giombetti.