Borse lavoro per 15 nel settore beni culturali

PESARO – Svolgeranno per un anno la loro attività all’interno di enti e istituzioni impegnati nel settore culturale i 15 laureati in Lettere e Filosofia e Conservazione dei beni culturali assegnatari di altrettante borse lavoro (14 a tempo pieno, una part-time) finanziate dalla Regione Marche e coordinate dalla Provincia di Pesaro e Urbino sul territorio, per sostenere l’occupazione giovanile qualificata nel settore della valorizzazione dei beni culturali.

Matteo Ricci, Davide Rossi e Massimo Grandicelli con gli assegnatari delle Borse lavoro della Provincia

Matteo Ricci, Davide Rossi e Massimo Grandicelli con gli assegnatari delle Borse lavoro della Provincia

Nella sala del consiglio “W.Pierangeli”, il presidente della Provincia Matteo Ricci, l’assessore alle Politiche culturali Davide Rossi, il dirigente del Servizio Cultura e Turismo Massimo Grandicelli e la vice presidente della Fondazione Marche Cinema Multimedia Stefania Benatti hanno incontrato gli assegnatari delle borse lavoro (che inizieranno domani la loro attività), alla presenza dei rappresentanti degli enti e delle istituzioni culturali in cui saranno inseriti. I giovani, selezionati tra 180 partecipanti, percepiranno 750 euro mensili per le 14 borse a tempo pieno (36 ore) e 550 euro al mese per la borsa lavoro part-time (22 ore).

“E’ un’opportunità di crescita che vi siete meritati – ha detto ai laureati il presidente Matteo Ricci – non vi cambierà la vita ma è un piccolo aiuto in un momento in cui è difficile far valere le proprie capacità. So che la selezione è stata durissima, se siete stati scelti vuol dire che avete solidi studi alle spalle e capacità. Ringraziamo la Regione Marche per questa iniziativa, il livello culturale di una comunità segna anche il suo grado di civiltà. Siamo convinti che la cultura faccia economia e che la competitività di un territorio si veda anche dalla capacità di investire nella cultura. Queste borse saranno anche un aiuto per le tante associazioni e fondazioni culturali che svolgono un lavoro importante ed hanno bisogno del vostro apporto per mantenere il livello di qualità”.

“La Regione – ha sottolineato l’assessore provinciale alle Politiche culturali Davide Rossi – non si è limitata a finanziare le borse lavoro ma in questi anni, in controtendenza, ha aumentato gli investimenti nella cultura, diventando un laboratorio virtuoso preso come riferimento a livello nazionale. Ciò ha provocato effetti a cascata anche sulle Province e gli enti locali, costringendoli, per fortuna, a fare stanziamenti sulla cultura per cofinanziare i progetti sul loro territorio”.

“Questa iniziativa – ha detto Stefania Benatti – è stata fortemente voluta dall’assessore alla Cultura Pietro Marcolini, del quale vi porto il saluto. Il progetto è stato costruito insieme alle Province, che hanno svolgo azioni di coordinamento. Non è solo un’operazione per dare lavoro ad operatori della cultura in tempo di crisi, ma vogliamo segnare una via nuova, una sperimentazione per allargare la platea dei fruitori della cultura. Siamo la Regione con il maggior numero di strutture, veri e propri istituti culturali. Abbiamo ben 73 teatri storici ristrutturati e funzionanti, come ricordato anche dalla scrittrice Dacia Maraini al Salone del libro di Torino. Abbiamo ora l’esigenza di avvicinare maggiormente questi istituti culturali ai cittadini, rendendo la loro frequentazione più moderna ed in questo l’entusiasmo e le competenze dei giovani possono esserci di grande aiuto”. Nel ricordare come la Provincia di Pesaro e Urbino sia la prima a partire con questo progetto, Stefania Benatti ha evidenziato anche l’importanza di momenti di confronto nel corso dell’anno tra i borsisti e le istituzioni, invito raccolto dal dirigente del Servizio Cultura e Turismo Massimo Grandicelli che a sua volta ha chiesto alla Regione di mettere in campo un’azione simile anche per il prossimo anno.

Questi gli ambiti dove i 15 laureati verranno coinvolti ed i loro nomi: Settore Archeologico: 3 borse lavoro, di cui due per l’associazione Centro Studi Vitruviani (assegnate a Ilaria Incordino di Fabriano e Alessandra Boldrini di Fano) ed una per il Museo Archeologico Oliveriano (Valeria Valchera di Pesaro). Sistema Bibliotecario: 4 borse lavoro, di cui una per la Biblioteca Archivio “Bobbato” di Pesaro (Daniela Sacchi di Padiglione di Tavullia), una per l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” (Pamela Galassi di Monteporzio) e due per le Comunità Montane di Cagli (Francesco Amadori di Fossombrone) e Carpegna (Gaetana Lo Presti di Carpegna). Rete Museale: 4 borse lavoro, di cui una per il Museo civico di Urbino (Enrico Bellazzecca di Pesaro), una per il Museo civico e biblioteca di Urbania (Maria Chiara Cantucci di Fermignano), una per il Museo del Balì di Saltara (Valeria Barattini di San Giorgio di Pesaro) ed una part-time per la Comunità Montana di Urbania nell’ambito dello Spac (Daniela Ruti di Fossombrone). Rete Teatrale: una borsa lavoro per l’Amat ufficio provinciale di Pesaro (Camilla Murgia di Pesaro). Distretto culturale evoluto: 3 borse lavoro, di cui una per la Comunità Montana di Carpegna (Fabio Fraternali di Lunano), una per la Comunità Montana di Urbania (Maria Cristina Serrangeli di Peglio) ed una per la Comunità Montana di Cagli (Maria Maddalena Paolini di Isola del Piano).

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