FANO – Passo dopo passo il Santa Croce cambia veste. Dopo gli interventi in Geriatria, Ostetricia, sala gessi e Riabilitazione Cardiologica che hanno profondamente modificato le strutture rendendole più moderne e confortevoli con il recupero degli spazi e l’arrivo di nuovi strumenti e tecnologie, sono terminati anche i lavori in Oculistica e Unità di Cure Post Acuzie. Due reparti completamente diversi rispetto al passato: “Entrambe sono strutture appartenenti al complesso storico del Santa Croce – ha precisato il direttore generale di Marche Nord Aldo Ricci -. Quindi il nostro primo obiettivo è stato quello di mettere in sicurezza gli ambienti, agendo sull’impiantistica e nel caso di Oculistica anche sul solaio, con il rifacimento di oltre 1000 metri quadrati di tetto”.
Andiamo per ordine e vediamo come sono state modificate le strutture. Nell’unità di Oculistica diretta da Bruno Giannotti, che con il nuovo atto aziendale è l’unico direttore per Pesaro e Fano, sono stati modificati e rivisti gli spazi interni con la realizzazione di una sala di attesa e soggiorno, un deposito strumenti e ampi ambulatori; sono stati adeguati gli impianti elettrici e i gas medicali, nonché realizzato ex novo l’impianto di condizionamento. Inoltre i letti sono stati sostituiti da 12 nuove poltrone per il DH “perché il 90% degli interventi – ha spiegato Giannotti – circa 1800 all’anno, come stabilito dai livelli essenziali di assistenza nazionali devono essere svolti in Day hospital. Inoltre ora il nostro ospedale è basato sulla continuità assistenziali, dove il concetto di reparto diviso per specialità viene superato per avvicinarsi ad una assistenza basata sulle necessità dei pazienti”.
Il viaggio prosegue nella struttura diretta da Antonio Lacetera, Unità di cure Post acuzie, dove oltre ai lavori di riqualificazione come la sostituzione degli infissi e nuova tinteggiatura, si è migliorato notevolmente il confort con nuovi servizi igienici. I bagni sono passati da 5 a 7, di cui 4 adeguati alle esigenze dei portatori di handicap. Come in Geriatria è stata creata una sala soggiorno e gli ambienti resi più accoglienti: “Un obiettivo importante per i nostri pazienti – ha precisato il primario –. Basta fare un giro per l’Italia o all’estero per capire che gli ospedali di Pesaro e Fano non sono più adeguati a rispondere alle esigenze delle strutture moderne. Ma aspettando il nuovo, dobbiamo continuare a garantire i servizi. Questo significa mettere mano alle strutture, quindi migliorare e modernizzare l’assistenza”. Lacetera fa anche una precisazione: “Il ruolo dell’unità di cure Post Acuzie è quello di seguire quei pazienti che hanno bisogno di specialisti, strumenti e tecnologia forniti da un ospedale per acuti come Marche Nord. Sarà compito degli ospedali periferici, o di polo, la gestione dei pazienti che hanno superato la fase acuta, che non hanno più bisogno dell’assistenza dell’ospedale di rete ma di una gestione della stabilizzazione delle condizioni cliniche”.
A chiudere le riqualificazioni un tocco di colore dato dal progetto Arte in ospedale curato dal servizio Patrimonio dell’azienda Marche Nord. Dalla generosità di tanti artisti selezionati, Marche Nord ha potuto realizzare eventi espositivi permanenti in tutti e tre gli stabilimenti, di Pesaro e Fano, per un totale di circa cinquanta opere d’arte tra disegni, pitture, sculture, installazioni e murales. In Oculistica e Unità di Cure Post Acuzie il merito è di due artisti marchigiani: in Unità di Cure Post Acuzie Luca Caimmi ha progettato ed eseguito circa quindici disegni mentre in Oculistica è tornata in azione Laura Baldini con un murales che ha come protagonista un fanciullo sospeso tra sogno e realtà.