Vuelle tra panchina corta e soliti errori

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30 aprile 2012

PESARO – Seconda sconfitta consecutiva per la Scavolini Siviglia che, dopo aver perso giovedì contro Siena, lascia i due punti anche a Casalecchio, facendo suonare qualche campanello d’allarme nella tifoseria biancorossa, è il caso di preoccuparsi? Non più di tanto, il momento peggiore gli oltre cinquecento pesaresi saliti a Bologna, lo hanno vissuto nel secondo quarto,quando nel giro di pochi minuti, Lydeka e White sono usciti acciaccati da scontri fortuiti con gli avversari, facendo temere il peggio per le loro condizioni fisiche, in una squadra già molto corta che non può permettersi ulteriori defezioni. E’ di questo che la Vuelle si deve preoccupare, della mancanza di un uomo in più nelle rotazioni, problema che solo in parte si risolverà con il rientro di Cusin, ma che la società non vuole riconoscere, non ingaggiando nessuno per affrontare con più tranquillità i playoff.

Scavolini Siviglia-Avellino, stoppata Tautvydas Lydeka

Lydeka mvp (foto Marco Giardini)

Tornando al basket giocato, nessun nuovo problema all’Unipol Arena, ma i soliti errori che ormai fanno parte del DNA cestistico di questa stagione 2011-12: la scarsa vena balistica da tre e i troppi rimbalzi offensivi concessi agli avversari, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, Pesaro è rimasta in partita fino a cinque minuti dal termine, con soli cinque uomini a segno, con una delle peggiori serate della coppia Hickman-Jones e con un contributo quasi nullo dalla panchina su un campo dove la sola Milano è riuscita a passare, essere riusciti a pareggiare la differenza canestri, potrebbe essere decisivo per la conquista del quarto posto, obiettivo alla portata della Scavolini Siviglia con due vittorie nei prossimi turni.

 

IL MOMENTO DELLA SQUADRA

Cinque secondi dalla fine, Dalmonte chiama timeout per organizzare l’ultima azione con l’obiettivo di segnare il canestro che darebbe il vantaggio a Pesaro contro Bologna, senza dovere ricorrere alla differenza canestri totale, la palla arriva con i tempi giusti a Hickman, che se la lascia fuggire come un ragazzino alle prime esperienze, possesso per la Virtus con Sanikidze che sbaglia da sotto le più facili delle conclusioni. Fotografia di quello che ci aspetta nei playoff, dove l’equilibrio sarà spezzato da un singolo possesso e la Vuelle dovrà rimanere lucida per passare il suo quarto di finale, a Bologna la Scavolini Siviglia si è aggrappata alla solita straordinaria voglia difensiva per rientrare in partita dal meno undici del terzo quarto, con una zona che le ha consentito di tornare anche in vantaggio, prima di crollare nel finale sotto lo strapotere fisico dei lunghi bolognesi, bravissimi a sfruttare il calo fisiologico di Jones & co,, a proposito di Jumaine, seguite il suo atteggiamento in campo, dove ormai ha assunto completamente la leadership della squadra, sempre pronto a riprendere un compagno dopo una disattenzione, ma capace anche di caricare la truppa nei momenti decisivi. Nei playoff il numero 33 biancorosso è chiamato ancora di più a trascinare i suoi e la pausa di undici giorni non potrà che giovargli per ritrovare le forze, ridotte al lumicino in questo ultimo mese.

 

I PIU’ …..

James White
Torna il leader statistico biancorosso, segnando 22 punti con la consueta facilità in una serata di grossi problemi offensivi per i ragazzi di Dalmonte, difficilmente uscirà dalle sue mani il tiro dalla vittoria negli ultimi minuti, ma il suo “ventello” facile dovrà rimanere una costante anche nei playoff.

Daniel Hackett
Per uno cresciuto al campetto di Cristo Re, la trasferta di Bologna è la partita dell’anno, Daniel capisce la serata delicata di Hickman, tornando a prendersi tante conclusioni (15) come faceva nella scorsa stagione, diverse forzature e un paio di “rigorini” di troppo sbagliati, ma più le partite sono difficili e più viene fuori la sua tigna.

Difesa a zona
Usata con molta parsimonia nel corso dell’intera stagione da Dalmonte, la zona pesarese deve diventare un’arma tattica in più nel bagaglio della Vuelle, anche contro Bologna spiazza gli avversari, togliendo sicurezza al pick and roll di Poeta, maggior coraggio nell’usarla anche in futuro.

 

… E I MENO DELLA SFIDA BOLOGNA – PESARO

Rimbalzi
Ultima dalla prima giornata in questa specifica classifica, Pesaro concede 15 rimbalzi in più ai bolognesi (40-25), con un parziale di 13 a 3 nell’ultimo quarto che mette la parola fine sulle possibilità di vittoria della Scavolini Siviglia.

Tiro da tre
Tre su quindici, due piazzati di Hickman e un missile centrale da sette metri di Jones, tutto qui l’apporto balistico della truppa di Dalmonte in una serataccia al tiro, nella quale comunque ha avuto il merito di non forzare troppo e di cercare maggiormente la soluzione ravvicinata.

Perse e recuperi
Alle sedici perse siamo abituati, molto meno alle solo tre palle recuperate da una formazione che fino a ieri era la prima del campionato in questa specialità, difficile espugnare Casalecchio con questi numeri.

 

DAGLI ALTRI PARQUET

Con la vittoria di Varese contro Cremona sono già note le otto squadre che prenderanno parte ai playoff, Siena fa il suo dovere regolando Sassari, Cantù rimane al secondo vincendo di un punto a Biella grazie ad una tripla nel finale di Leunen, Milano sempre terza dopo aver travolto una Teramo in attesa di stipendi da febbraio,Treviso si aggiudica il derby “espugnando” il campo di Venezia, nelle partite tra squadre ormai fuori dai giochi, successi per Montegranaro contro Caserta e di Casale contro Roma, prossime avversarie della Vuelle. Riposava Avellino.

 

TRE TOP TEAM DELLA TRENTADUESIMA GIORNATA

Benetton Treviso
Bennet Cantù
Canadian Solar Bologna

 

TRE FLOP TEAM DELLA TRENTADUESIMA GIORNATA

Umana Venezia
Banca Tercas Teramo
Acea Roma

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