Kostner e Plushenko incantano il 105 Stadium

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30 aprile 2012

RIMINI – Bellissima. La serata. Bellissima. La Regina della serata. Bellissima la partecipazione del pubblico e un applauso alla sensibilità degli organizzatori che hanno posticipato di mezz’ora l’inizio di Champions on Ice per consentire agli spettatori bloccati da un incidente stradale di raggiungere il 105 Stadium, il palazzo dello sport riminese che ha ospitato la manifestazione.

Carolina Kostner sul ghiaccio del 105 Stadium di Rimini

Carolina Kostner sul ghiaccio del 105 Stadium di Rimini

Collocare una pista di pattinaggio al posto di un parquet non è compito agevole, ma il risultato raggiunto ha premiato l’impegno. E il 105 Stadium si è trasformato in un’arena, da stadio, da concerto rock. Con i protagonisti osannati come i cantanti più celebri. Non poteva essere altrimenti, scorrendo i nomi dei protagonisti e il programma, aperto e chiuso da una parata, anzi da una hit parade composta da tante stelle.

L’attesa spasmodica è stata rotta dal boato che ha salutato l’entrata dei “Campioni”. E che campioni! Perché con Evgeny Plushenko, 7 volte campione europeo, 3 volte campione del mondo, campione olimpico e due volte argento alle Olimpiadi (se ci è permesso – almeno in un caso – per una decisione della giuria davvero ingiustificabile), e la “stella ospite speciale” Carolina Kostner, campionessa mondiale 2012, 4 volte campionessa d’Europa, il ghiaccio del 105 Stadium è stato calcato anche da altri tredici pattinatori straordinari, singoli o coppie.

Matteo Gaurise/Nicole Della Monica vicecampioni d’Italia; Elisaveta Tuktamysheva, la giovanissima russa che vuole diventare una star assoluta; il bravissimo Artur Gachinski, che ha la strada sbarrata solo dal più famoso connazionale; gli affascinanti Anna Cappellini/Luca Lanotte; la finlandese Laura Lepisto; i danzatori superbi Elena Ilinykh/Nikita Katsalapov; l’istrionico francese Florent Amodio, campione europeo 2011, bronzo 2012, che sembra un campione di hip pop trasferito sul ghiaccio; Alena Leonova che a Nizza si è inchinata solo alle magie di Carolina; Ksenia Stolbov/Fedor Klimov, medaglie di bronzo agli ultimi mondiali.

Come potete notare dai cognomi, la maggior parte dei quindici protagonisti sono russi. E Rimini – città cosmopolita – è meta e domicilio di molti cittadini russi, che hanno esibito con orgoglio la loro bandiera.

Non solo russi, non solo romagnoli, ma anche molti pesaresi e marchigiani che – con altri arrivati da ogni parte d’Italia – si sono entusiasmati seguendo le prodezze dei protagonisti. Ovviamente, gli applausi hanno raggiunto il massimo dei decibel per “King” (come era scritto in un cartello” Evgeny e “sua maestà” Carolina).

Che meraviglia! Perché una cosa è vederli in tv, un’altra dal vivo, a pochi passi da te. La loro forza, la loro eleganza, la loro capacità di rendere facile quel che per noi comuni mortali è un sogno proibito.

Era un’esibizione, senza giurie e voti. Tutti sono stati premiati dalla passione degli spettatori, soprattutto del pubblico femminile. Plushenko è sembrato un extraterrestre quando ha proposto una salto quadruplo e un triplo toeloop. Il pubblico è esploso in un battimani fragoroso, straripante quando il campione moscovita ha mostrato un’inimitabile trottola, un avvitamento su se stesso che fa girare la testa solo a guardarlo, mentre lui l’esegue con una naturalezza disarmante. E che sguardi, che magnetismo. Ne sono rimaste affascinate le spettatrici sedute in prima fila. Per il “re” anche un doppio omaggio floreale riservatogli da due ammiratrici ripagate da un bacio.

Carolina Kostner non è più una ragazzina, è una donna matura che ha raggiunto una serenità interiore che le consente di dipingere sul ghiaccio, di disegnare figure non concesse alle giovanissimi rivali, magari più atletiche, più pronte ai salti, ma lontanissime dalla qualità del pattinaggio della nostra campionessa.

Bella dentro e fuori, disponibile con tutti, ma prima ancora con se stessa. Non è per caso che Carolina è la sportiva più amata dalle italiane e dagli italiani. Di solito le donne sono un po’ invidiose delle altre donne che hanno un così grande successo. Ma si può essere invidiose di Carolina? No, perché non è altezzosa, non è presuntuosa, non ha la puzza al naso di qualche collega e sa sempre regalare un sorriso. Ieri sera, a Rimini, l’hanno imparato, se non lo sapevano, tutti gli spettatori che si sono fermati per una stretta di mano, per un autografo.

Sono rimasti lì, non volevano andare via, gli spettatori e le due star. Mentre gli altri tredici raggiungevano gli spogliatoi, Carolina ed Evgeny si sono fermati sull’affollato perimetro del ghiaccio ancora incantato dalle loro prodezze. Infine, pure stanchissimi dalla lunga giornata trascorsa soprattutto al 105 Stadium (Carolina è stata anche ospite in diretta di “Quelli che il calcio”), non si sono negati alla richiesta di foto dei vigili del fuoco, dei volontari della Croce Rossa e degli addetti alla sicurezza. Campioni veri. Da applaudire sempre, quando vincono ma anche se perdono.

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