30 aprile 2012
PESARO – Scavolini Siviglia punti 36, Acea Roma punti 26. Se la Vuelle è reduce da due sconfitte, con Siena e in casa della Virtus bolognese, la Virtus capitolina è in striscia negativa da quattro e dopo avere pagato dazio in casa con Teramo e Milano e a Venezia, ha ceduto clamorosamente sul campo amico (si fa per dire, visto che in casa ha perso 9 delle 16 gare) alla Novipiù Casale Monferrato, società e squadra che meritano il massimo rispetto. La Vuelle, che chiuderà la stagione regolare in Piemonte, è avvisata.
Coach Dalmonte
Eppure, a un passo da un traguardo che a inizio stagione sembrava un miraggio Dalmonte chiede attenzione. Giustamente.
“Regola numero 1 – puntualizza il coach – non guardare la classifica, ma avere la massima considerazione del talento che Roma ha in ogni singolo giocatore. E’ il presupposto essenziale per organizzare mentalmente la nostra difesa e rendere il più performante possibile il valore della partita. Una gara che ha un grande valore per noi, perché arriva a cinque giorni e 80 minuti dalla conclusione della stagione regolare, perché viene dopo otto mesi di sacrifici, sofferenze e fatiche. Mancano da giocare 80 minuti. Con Roma giochiamo i primi 40 necessari a mantenere il vantaggio per guadagnare un posto nelle prime quattro che abbiamo conquistato nelle precedenti trenta partite. Dobbiamo affrontare con aggressività mentale unica in attacco e in difesa la prima delle due ancora da disputare. Detto questo, faccio fatica ad andare oltre. E allora vorrei sottolineare che senza i presupposti appena detti, ovvero la seria considerazione del talento di Roma, cadono a cascata tanti piccoli dettagli la cui somma può trasformarsi in trappola. Solo in questo modo avremo l’interpretazione più vicina al giusto, perché quello che abbiamo costruito finora possa avere una continuità finale”.
Roma che sembra in vacanza, allo sbando, contestata dal presidente e dai tifosi. Vista dalla capitale, il bicchiere della Virtus sembra desolatamente vuoto. Dalmonte lo vede pieno di talento.
“Un talento bene distribuito: ha giocatori che attaccano il ferro (Gordić, che anni fa, giocando a Pesaro con una squadra montenegrina, venne seguito da numerosi dirigenti interessati alle sue qualità), altri capaci di infiammarsi (Tucker), specialisti come Datome, Maestranzi e Kakiouzis, ma anche elementi ricchi di esperienza (ancora Kakiouzis e Mordente). A questo gruppo, che può contare anche sulla polivalenza di Slokar e Tonolli, Varnado ha portato rapidità, verticalità e copertura aggressiva dell’area, peculiarità che provocano vantaggi per aumentare la pressione. Tra l’altro, Roma ha vari sistemi tattici, potendo giocare con Datome ala forte e contro Milano ha presentato tanta zona e può cambiare tante cose nella stessa partita, sia nella rotazione dei giocatori che nel cambiare le difese. Credo che quanto detto sia sufficiente perché la nostra attenzione sia massima. Senza, la nostra partita diventerebbe inutile. E invece la sfida a Roma ha un grande valore, che nasce da 1.200 minuti giocati per costruirci una posizione importante. Siamo quasi padroni del nostro destino, la mentalità deve essere adeguata”.
Oggi la Vuelle ha svolto lavoro differenziato con il professor Venerandi, per tenere il corpo attivo. Martedì allenamento pomeridiano all’Adriatic Arena. Per avere certezze sul recupero di Cusin, che oggi si è allenato intensamente nella sala pesi, bisognerà attendere ancora. La speranza è di poterlo avere nei playoff. A dirigere la partita in programma mercoledì sera sono stati designati Sabetta, Chiari e Terreni.
Sono iniziate le fatiche dell’Under 19 biancorossa, travolta 80-44 dalla Benetton nella palestra di Villa Ceccolini gremita di appassionati. Nell’altra partita del girone, l’EA7 Emporio Armani ha superato l’Enel Brindisi, avversaria dei biancorossi alle ore 1 di martedì (vecchio palasport); mercoledì, alle ore 14,30, contro Milano con sede da stabilire.
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