“Mensa comunale di Fermignano, un’eccellenza sostenibile tra condivisione e trasparenza”

FERMIGNANO – “E’ questione di una certa importanza e di rilievo sociale e politico quella  che la comunità fermignanese si trova ad affrontare in questi giorni: una
gestione corretta, funzionante e virtuosa della mensa comunale in cui si
preparano i pasti destinati ai bambini dell’asilo nido e della scuola materna”. Il Movimento Cinque Stelle Urbino-Fermignano interviene sulla questione.

“Di fatto, per una serie di motivi e contingenze, siamo davanti alla classica
situazione d’emergenza a cui siamo stati abituati dal comportamento della
politica corrente quando è in gioco la gestione della cosa pubblica.

In breve, la situazione del personale addetto al servizio versa in uno stato
di precarietà di gestione e di legalità dovuta alla mancata abilitazione alle
mansioni del personale esternalizzato e al contratto di fornitura dello stesso
già scaduto e prorogato fino alla fine di giugno prossimo.

Emerge in tutta la sua urgenza una situazione che l’amministrazione avrebbe
potuto gestire nel tempo in maniera più oculata e lineare con dei semplici
interventi e che con un minimo di lungimiranza avrebbe già potuto puntare ad
una complessiva e migliore gestione del servizio con indubbi vantaggi economici
e finanziari per le casse comunali se consideriamo che, ottimizzando le
risorse, il bacino di utenza potrebbe allargarsi anche ad altre due strutture
socio-assistenziali del comune: “La casa del sole” e “Il posto delle viole”.

Ma ciò che emerge in maniera sempre più evidente è che tale situazione è stata
portata all’estremo perseverando e sfociando nell’illegalità quasi a creare le
condizioni che pongono il cittadino davanti al classico schema cui sembra far
riferimento negli ultimi tempi certa classe politica: si crea un problema per
poi proporne il pacchetto soluzione”.

Il Movimento a Cinque stelle continua: “Come leggere diversamente, infatti, la proposta così nebulosa e contorta  dell’amministrazione di indire un bando per l’esternalizzazione del servizio affidandone la gestione peraltro completa (personale e materie prime) ad una
ditta privata?

Risulta difficile pensare, allo stato attuale, come la ditta che si
aggiudicherà il bando possa riuscire a soddisfare le richieste incluse nelle
clausole e al contempo rispondere con un servizio qualitativamente migliore,
realizzare margini di profitto se non economizzando sull’acquisto delle materie
prime abbassandone i costi di acquisto e di conseguenza la qualità delle
stesse.

Non si può che intravedere in tutto questo tentativo di mediazione una
terzietà di interessi nella modalità di gestione del problema come altrettanto
bizzarra risulta la scelta di caricare le casse comunali del costo (euro
5.200,00) per la consulenza chiesta a due tecnici esterni per formalizzare il
bando.

Ribadiamo, dunque, che se la gestione del tutto è stata finora quanto mai
sconsiderata, le scelte proposte dell’attuale amministrazione non siano volte a
mantenere un servizio ritenuto finora d’eccellenza dalla comunità fermignanese.
Non intravediamo alcuna inclinazione volta a tale scopo che possa operare con
criteri di trasparenza, legalità, sostenibilità ed economicità nel loro
insieme”.

Il Movimento a Cinque Stelle sottolinea i punti fondamentali:

“Pertanto, per garantire il servizio a tutte le strutture comunali in questione
riteniamo che non sia necessario appaltare l’intero servizio ma che sia
opportuno:

-mantenere la gestione pubblica per quanto riguarda l’approvvigionamento ed il
controllo qualitativo dei generi alimentari, attraverso l’istituzione di una
commissione permanente (in rappresentanza dell’amministrazione, della
minoranza, del personale in servizio e dei genitori di tutte le strutture di
riferimento);

-mantenere il ruolo di cuoca principale all’attuale dipendente comunale, così
da assicurare la qualità e la professionalità del servizio attualmente fornito;

-procedere in trasparenza e legalità, alla redazione di un bando
esclusivamente per l’adeguata fornitura esterna di personale ausiliario
abilitato, così come la legge prevede alla scadenza del contratto in essere.

Così operando si potrà innescare un meccanismo di gestione trasparente e di
maggiore condivisione delle scelte da operare, si avrà la possibilità di
migliorare potenzialmente il servizio e di renderlo maggiormente virtuoso nel
contesto complessivo. La gestione pubblica infatti, attraverso il controllo
diretto degli interessati porta a garantire costantemente la qualità dei
prodotti provenienti dal territorio e da coltivazioni biologiche favorendo così
pratiche commerciali virtuose che abbiano come riferimento il modello della
filiera corta. Consentirà di monitorare la specificità dei pasti al livello
nutrizionale e di menù maggiormente variegati. Consentirà di puntare sulla
sostenibilità ambientale e sociale anche attraverso l’istallazione di un
impianto di potabilizzazione per ridurre l’acquisto di acqua confezionata e la
conseguente riduzione di rifiuti in plastica e l’acquisto di prodotti non
alimentari come detersivi e detergenti alla spina.

Chiediamo in sostanza che l’amministrazione risponda all’attuale problema di
gestione promuovendo un modello di sviluppo virtuoso, in grado di garantire
salute, sostenibilità, fiducia e rilancio dell’economia del territorio operando
contemporaneamente con criteri di economicità al fine di raggiungere soluzioni
di buonsenso e largamente condivise”.

MoVimento Cinque Stelle Urbino-Fermignano

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