Pizzette salatissime: multa da 40.000 euro nelle scuole

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8 marzo 2012

PESARO – La “ricreazione” è finita. Non solo Cortina e Sanremo. Non solo ristoranti e locali di lusso. Non solo pizzerie e bar.

La conferma è che l’evasione fiscale nel nostro paese è praticata quasi ovunque e per qualsiasi importo.I Finanzieri della Compagnia di Pesaro, nel corso di apposita attività mirata alla repressione di condotte finalizzate alla evasione fiscale, hanno effettuato nei giorni scorsi una serie di controlli all’interno di diversi Istituti Scolastici del capoluogo, per verificare se durante l’ora di pausa gli esercenti accreditati ad un posto di ristoro interno, ed autorizzati alla vendita di panini, pizzette, bibite e quant’altro, rispettassero l’obbligo di rilasciare lo scontrino fiscale.

Guardia di Finanza

Nel corso delle operazioni, sono state constatate n. 80 mancate emissioni del documento fiscale nei confronti di altrettanti studenti, procedendo alla immediata contestazione delle violazioni ai responsabili delle ditte pesaresi preposte alla vendita presso le varie Scuole.

Complessivamente, sono state applicate sanzioni per oltre 40.000 Euro .

Per ciascun rivenditore, secondo una prima e sommaria stima, s’ipotizza un ricavo “in nero” giornaliero di circa 400 Euro per ogni Istituto Scolastico, per un guadagno intorno agli 8.000 Euro mensili.

La Guardia di Finanza di Pesaro, anche per il tratto a venire, continuerà a mantenere alta l’attenzione su siffatti fenomeni, perché, anche in un settore come quello della refezione scolastica da parte degli esercenti privati, si annidano sacche di evasione, apparentemente piccole, ma che assumono proporzioni notevoli per il reiterato e quotidiano coinvolgimento di una vasta platea di clienti.

 

Un commento to “Pizzette salatissime: multa da 40.000 euro nelle scuole”

  1. Giada scrive:

    E’ davvero scandaloso,con tutto quello che succede in Italia,con i veri evasori che continuano indisturbati a viaggiare sui loro macchinoni,barche ecc..e con i nostri carissimi politici che continuano a “mangiare”sulle nostre spalle,la vera notizia scandalo è che le scuole vendono merenda agli studenti senza scontrino…che tristezza!Vi siete chiesti il perchè?Non certo per mandare alle Maldive le maestre e i dirigenti,ma per autosovvenzionare le scuole pubbliche,per permettere agli alunni di avere progetti che riguardano musica,arte,intercultura,facilitatori linguistici per l’inserimento di alunni stranieri e molto altro ancora!!!E,tanto per essere chiari,le pizzette,i panini e tutto quello che viene venduto viene pagato ai negozianti con regolare ricevuta!!!Non vogliono più che succeda?Che offrano alle scuole parte dei soldi confiscati dato che si parla tanto della caccia agli evasori ma…tutti quei soldi dove sono??La crisi e il debito non sembra passare senza continuare a spremere chi già di sacrifici ne ha fatti abbastanza e continua a farne!
    Ballone Giada

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