Va a fuoco il garage dove coltiva marijuana: studente ustionato sull’80% del corpo

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31 gennaio 2012

Vigili del Fuoco

Vigili del fuoco al lavoro fino alle 6 di mattina

PESARO – Un grandissimo falò di marijuana. A Villagrande di Mombaroccio una piccola piantagione di marijuana, improvvisata all’interno di un garage, è andata a fuoco provocando ustioni importanti sull’80% del corpo di uno studente pesarese di 23 anni – Manuel Crupi – ora ricoverato in rianimazione nel centro grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma.

L’incendio, con ogni probabilità, ha avuto origine da un corto circuito delle lampade che dovevano fornire alle piante la luce necessaria per la crescita. Il ragazzo, che dormiva al piano superiore dell’abitazione di Villagrande nonostante i genitori pensassero fosse a Milano, la città dove formalmente studiava, avrebbe tentato inutilmente di spegnere l’incendio procurandosi ustioni gravissime. E proprio quel gesto estremo di tentare di salvare il salvabile lo avrebbe ridotto in fin di vita.

Manuel, studente iscritto alla facoltà di ondotoiatria e protesi dentaria della Statale di Milano, condivideva l’affitto della villetta con un coetaneo, anche lui 23enne e pure lui pesarese, che però era assente al momento dell’incendio. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri che subito hanno cercato di ricostruire di chi era la responsabilità della coltivazione casalinga.

I vigili del fuoco di Pesaro, sul posto fino alle 6 del mattino per spegnere le fiamme, sostengono che la causa principale possa ricondursi a una lampada o al gruppo elettrogeno utilizzato per scaldare le piantine di marijuana. L’incendio ha distrutto il garage e gravemente danneggiato il primo piano e il sottotetto dell’abitazione, poi dichiarata inagibile con svariate decine di migliaia di euro di danni riportati. Ovviamente i proprietari della casa non sapevano nulla. Mai si sarebbero immaginati che avessero ceduto quella villetta di campagna a chi aveva messo in piedi una vera e propria serra di marijuana.

I particolari:  i carabinieri della Compagnia di Pesaro, coadiuvati egregiamente dai VVF di Pesaro hanno potuto scoprire così una vera e propria centrale di produzione di marijuana all’interno della casa. M. C. pesarese, studente in odontoiatria a Milano 24 enne incensurato stava proprio lì forse ad accudire il raccolto. Circa 200 piante che a breve avrebbero dato i propri frutti a lui e ad un suo amico coetaneo con il quale avevano qualche mese fa preso in affitto quella casa di Mombaroccio e attrezzata con 5 mila euro di stufe, lampade e generatore di corrente. Tutto l’occorrente per mettere su una vera e propria attività di spaccio. L’amico M.C. (anch’egli con le stesse iniziali) al momento dell’incendio si trovava a casa sua a Pesaro dalla sua famiglia. Rintracciato dai Carabinieri e al termine dei primi accertamenti veniva tratto in arresto nella tarda mattinata con l’accusa di coltivazione e produzione vietate di sostanze stupefacenti. Nel primo pomeriggio al termine dell’udienza di convalida presso il Tribunale di Pesaro veniva condannato e rimesso in libertà.

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