Noi e la Nba, da Nixon a Messina

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31 gennaio 2012

N. Nixon ai tempi della Scavolini

N. Nixon ai tempi della Scavolini

PESARO – Noi e la Nba, la National Basketball Association. Prosegue il viaggio nel mondo della pallacanestro a “stelle e strisce”, iniziato lo scorso 5 gennaio, quando abbiamo iniziato a raccontare la storia del legame tra Pesaro e la Nba, e proseguito da Atlanta a Boston, da Charlotte a Chicago e Cleveland.

La seconda tappa, partita da Dallas, è ritornata in Texas (Houston), dopo avere raggiunto la California (San Francisco) e prima ancora Colorado (Denver) e Michigan (Detroit), ed essere passata dall’Indiana.

Oggi partiamo dalla California…

 

LOS ANGELES CLIPPERS

Il passato e il presente dei Clippers, un tempo a San Diego, propongono legami forti con la Victoria Libertas. Il primo è rappresentato da Don Casey, allenatore per qualche mese a Pesaro, in seguito allenatore capo sia dei Clippers sia dei Nets, ma anche vice dei Celtics e dei Bulls. Con lui ruppe uno dei giocatori più famosi della Nba, Norm Nixon. In scarsa sintonia con Magic Johnson, il vero boss dei Lakers, Nixon passò ai San Diego Clippers, poi trasferitisi a Los Angeles. Ingaggiato dalla Scavolini al posto dell’infortunato Larry Drew, Nixon fu accolto come una superstar. Aereo privato da Milano a Rimini, presentazione – mai accaduto prima di allora – nella sala conferenze della Scavolini Cucine. Gli dissi che ero amico di Don Casey… Mi guardò perplesso: “Non ti preoccupare, c’è anche di peggio” rispose. Nixon, sposato con Debbie Allen, ballerina protagonista della serie televisiva “Fame” (Saranno famosi), è padre di Vivian, che ha debuttato a Brodway nel musical Hot Feet.

Oggi l’allenatore capo dei Clippers, che con l’ingaggio di Chris Paul e la presenza del formidabile Blake Griffin puntano a scavalcare i Lakers non solo nella supremazia cittadina, è Vinny Del Negro. Sì, proprio lui, il tiratore italo-americano che impedì alla Scavolini di vincere il terzo scudetto. Fu lui, più di Kukoć, il giocatore chiave che trascinò la Benetton Treviso allenata da Pero Skansi alla conquista del primo tricolore. Suo principale assistente è Mark Iavaroni, un altro italo-americano rivale della Vuelle. E Chris Paul ha studiato a Wake Forest, nella città di Winston Salem, dove è nato Richard Hickman.

 

LOS ANGELES LAKERS

Non si offenda Kobe Bryant, ma il primo nome al quale pensiamo è quello di Ettore Messina. Vederlo seduto dietro la panchina dei Lakers, con gli occhialini da professore, primo suggeritore di coach Mike Brown, è stata una grande emozione. Per anni fomidabile avversario della Victoria Libertas, anche nelle sfide tra squadre giovanili, Messina rappresenta il top degli allenatori italiani. Sono in molti pensare che il suo futuro non è dietro, ma davanti alla panchina, anche dei Lakers. Federico Buffa, grande conoscitore della Nba, ospite di una manifestazione pesarese, ha avuto modo di ironizzare sull’allenatore dei Lakers, voluto da Jim, figlio del proprietario Jerry Buss. “Mike Brown who?”, “Mike Brown chi?” si è chiesto Buffa. La cosa curiosa, però, è che nel sito dei Lakers il nome di Ettore Messina non compare. Ad accogliere Ettore a El Segundo, dove si allenano i Lakers, è stato Kobe Bryant, che lo ha salutato in italiano. Chi segue la Scavolini da tempo ha avuto modo di vedere all’opera Kobe quando era ancora bambino e durante l’intervallo deliziava il pubblico di Reggio Emilia e i tifosi delle squadre avversarie. A Pechino per le Olimpiadi 2008, parlando con il dottor Piero Benelli, medico sociale della Vuelle e della Nazionale maschile di pallavolo, ha voluto sapere anche della Scavolini.

 

MEMPHIS GRIZZLIES

La scorsa estate, Pesaro ha ospitato un importante clinic dedicato agli allenatori di basket, ma anche ai preparatori atletici. Fra gli ospiti, Lionel Hollins, head coach dei Grizzlies che ha in squadra O.J. Mayo, ex compagno di squadra di Daniel a USC. Compagno forse è troppo visto il colpo in faccia che ruppe la mandibola di Daniel, obbligandolo a cibarsi di liquidi.

Memphis è anche un doloroso ricordo. E’ nella città del Tennesse che è morto, il 4 settembre 2004, l’indimenticabile Alphonso Ford.

 

 

MIAMI HEAT

Il presidente della franchigia della Florida è Pat Riley, amico di Don Casey. Riley prese il posto di Paul Westhead sulla panchina dei Lakers campioni Nba. A quel punto, Westhead arrivò a Pesaro per trattare con il presidente Eligio Palazzetti un possibile ingaggio alla Vuelle. Non si accordarono per dettagli, in particolare le cure odontoiatriche. Pat Riley era a Barcellona a seguire il McDonald’s Open 1990, quando i biancorossi pesaresi furono a un passo dalla vittoria sui Knicks.

Il vice allenatore degli Heat è Bob McAdoo, straordinario avversario della Scavolini con la maglia dell’Olimpia Milano. Battaglie incredibili che culminarono nel primo scudetto pesarese. Darren Daye volle conoscere l’ammontare dell’ingaggio di Bob. Perché? “Ho vinto io, voglio almeno un dollaro più di lui”. Gli americani! Hot dog, hamburger e dollari. Anzi, dollari, hot dog e hamburger.

 

 

MILWAUKEE BUCKS

L’allenatore è Scott Skiles, già giocatore prima e allenatore poi del Paok Salonicco, storico rivale della Vuelle nelle coppe europee. In squadra, Carlos Delfino, l’argentino della Fortitudo, che si è scontrato con la Scavolini. Delfino ha giocato anche nel Khimki e ad assisterlo nel contratto con i russi è stato il pesarese Alessandro Barbalich, già direttore sportivo della Scavolini Siviglia. I giocatore di punta dei Bucks è Brandon Jennings, il giovanissimo portato a Roma da Dejan Bodiroga.

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