di Redazione
22 gennaio 2012
PESARO – Pure la storica discoteca Masai, simbolo del by night dell’entroterra pesarese, si è trasformata in un locale per l’acchiappo della Milano da bere. Benvenuti a Piobbico, paese degli alpini e della polenta. Dove di marchigiano, in realtà, ci sarebbe tanto ma dove per esigenze di copione, di riconducibile alla nostra terra, si è visto poco. E quel poco è venuto pure shakerato in salsa alpino-milanes. Pazienza. Perché, che quelle scene sono state girate qui, nelle Marche, probabilmente lo abbiamo capito solo noi mentre tutto il resto d’Italia ha pensato che si trattasse di un paesino, e pure molto caratteristico, delle Alpi. Nessun accenno al paese dei brutti, tranne in un cartello apparso sempre sullo sfondo: Alpini delegazione Piobbico. Perché era Piobbico più che altro sullo sfondo e nelle comparse d’accompagnamento che sono servite per ricreare una festa-raduno degli alpini dove, nel film, alla fine scoppia la pace tra coppie nordiste e sudiste. Magia del cinema.
Alessandro Siani l’aveva detto: “Da Napoli a Milano il salto era troppo grande e ci siamo fermati a metà”. Ma Piobbico, in realtà, è servito per rappresentare un paesino di montagna del nord Italia. Una scelta dettata da una serie di motivi: “Perché è ben tenuta, con un ponte sul fiume, un castello e una piazza carina”. Inoltre, Luca Maniero, il regista, conosceva da tempo Piobbico e alle pendici del Nerone, peraltro, ha una casa colonica. Insomma, scordatevi il ritorno pubblicitario ottenuto da Castellabate, provincia di Salerno, location principale nel primo film. Difficile e forse impensabile ripetere il successo del primo film, Benvenuti al Sud, coi suoi 32 milioni d’incasso. Benvenuti al Nord, però, girato lo scorso settembre anche nella nostra Piobbico, nelle sale di tutta Italia dallo scorso 18 gennaio, attesissimo nelle Marche (a Piobbico e dintorni, dove sono state reclutate la maggior parte delle comparse delle scene girate, si sono organizzati pulmini per visioni di massa), non ha tradito le attese. Chiaro, la prima pellicola era forse altra cosa. Ma le battute – anche se alcune parti sono state forse troppo lunghe – non sono mancate. Anzi. Merito del cast, confermato a partire dai protagonosti Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro e Valentina Lodovini (e implementato da un gustosissimo Paolo Rossi versione Marchionne con maglioncino blu d’ordinanza). A loro si deve la scena finale, a chiusura della storia che inverte quanto visto in Benvenuti al Sud, in piazza Sant’Antonio, nel Borgo e nel Castello Brancaleoni, con il polentone alla carbonara e tanta neve.
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