di Redazione
13 gennaio 2012
VOLLEY, ANA BJELICA: “PRESTO GIOCHERO’ IN ITALIA”
di Luciano Murgia
PESARO – Contava vincere, la vittoria è arrivata e con essa anche la ritrovata leadership nel girone E di Champions League, ma non è stata una partita da ricordare, anche se vedere ragazzine che si battono alla pari con giocatrici che hanno qualche stagione in più sulle spalle riempie sempre il cuore di speranza. Così, anche coach Pedullà, dopo avere analizzato il successo sulla Crvena Zvezda, spende belle parole per le giovanissime serbe. “Non abbiamo giocato bene, ma finché si vince, oltretutto risalendo da svantaggi anche importanti, il resto passa in secondo piano. Forse paghiamo i carichi di lavoro che stiamo svolgendo, e magari ci siamo adeguati al loro gioco, mentre all’andata avevamo imposto il nostro, esprimendo più aggressività. Una cosa è certa: possiamo fare meglio”.
Altrettanto insoddisfatto è il coach della Crvena Zvezda, Ratko Pavličević: “Siamo una squadra giovane, è vero, ma ciò non deve essere una scusante per i troppi errori commessi. Abbiamo fatto meglio della gara di andata, ma non abbastanza per mettere in difficoltà la Scavolini”.
Coach Pedullà regala un sorriso al collega e soprattutto alle ragazze della Stella Rossa…
“Brave, brave. E’ bello vederle lavorare in questo modo. Hanno fatto 14 ore di viaggio in pullman, hanno mangiato e dormito in pullman. Sono arrivate mezz’ora prima del riscaldamento prima della partita e si sono messe subito a giocare. E’ bello vedere ragazze così”.
Una delle giocatrici più rappresentative, a dispetto della giovane età (compirà 20 anni il prossimo 3 aprile), è Ana Bjelica, che adesso coach Pavličević utilizza da opposto.
“Sono veramente felice di avere avuto la possibilità di giocare contro una squadra così importante come la Scavolini e soddisfatta di come abbiamo giocato stasera, anche se credo che possiamo fare meglio, magari già la prossima gara contro Muszyna e possibilmente vincere, almeno spero…”.
Eravate a un passo dalla grande sorpresa, potevate anche vincere il primo set. E avete fallito la palla per andare ai vantaggi.
“E’ vero, ma la Scavolini ha reagito e onestamente non ritengo che al momento noi possiamo vincere con loro che hanno tante brave giocatrici”.
Lei ha cambiato ruolo: come si trova passando da schiacciatrice a opposto?
“Direi bene. Posso fare meglio da opposto che ricevendo e schiacciando”.
La carriera di molte giocatrici serbe è passata e passa dal campionato italiano. Pensa che la vedremo qui fra qualche tempo?
“Oh sì, penso che il prossimo campionato o fra due stagioni potrei giocare qui!”.
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