Troppo brutta per essere solo colpa di Dalmonte

Luca Dalmonte

Il coach della Scavo Siviglia Luca Dalmonte

di Luciano Murgia

PESARO – Nel giorno della disfatta biancorossa a Teramo, che fa traballare la panchina di coach Dalmonte, poco amato da parte del pubblico, il campionato italiano si conferma equilibrato, magari verso il basso, ma equilibrato.

Due partite hanno avuto bisogno di un tempo supplementare per conoscere il nome del vincitore. E in entrambi i casi ha vinto chi aveva iniziato peggio. E giocava in casa.

A proposito di Dalmonte, in un mondo in cui molti sono sempre pronti a salire sul carro del vincitore e a scendere al volo da quello dello sconfitto, andiamo controcorrente. Osservando la diretta di TVRS – stia tranquillo un giovincello che crede di avere inventato la pallacanestro, perché quando lui nasceva chi scrive commentava il primo scudetto pesarese e qualche partita l’ha vista – si son notate tante di quelle scelleratezze (percentuale ai liberi, palle perse, rimbalzi offensivi facili concessi agli avversari che una volta hanno messo un uomo sotto il canestro pesarese mentre un paio di biancorossi erano tagliati fuori) che se il colpevole fosse l’allenatore gli si potrebbero addebitare i delitti commessi dal mostro di Firenze. La Scavolini Siviglia è stata così disastrosa che se così avesse previsto il piano partita, il coach romagnolo sarebbe diabolico, un genio del male. Ma forse è stato Dalmonte a ordinare a White di fare subito due falli! E a Jones di perdere 5 palloni. E durante il primo time-out ha preteso che non si raggiungesse il 70 per cento dalla lunetta.

Dunque, quando si gioca così male, la colpa non può essere attribuita solo a una persona, anche se questo è il malvezzo dello sport, non solo italiano in verità. Semmai è doveroso fare un attento esame di coscienza – al chiuso dello spogliatoio – per dirsi tutto e provare a ripartire, per rivedere la squadra applaudita contro Milano e Cantù.

La Sidigas Avellino, reduce dalla vittoria – meritata – di Pesaro, è stata a un passo dallo sbancare anche Biella. Dopo avere iniziato in maniera imperiosa (7-24), i campani hanno subito la rimonta piemontese. Ma ancora a pochi minuti dalla fine la squadra di Vitucci conduceva di dieci lunghezze (50-60) e in dirittura d’arrivo di cinque. Poi una tripla di Chessa e un canestro di Pullen hanno portato al supplementare, dove l’Angelico ha effettuato il sorpasso decisivo a pochi secondi dalla fine con Jurak. Con poco più di 2 secondi a disposizione, Ron Slay, giustiziere della Scavolini Siviglia domenica scorsa, ha fallito la tripla della vittoria.

Overtime anche a Treviso, dove gioca l’Umana Venezia. La Novipiù Casale Monferrato ha iniziato bene, ma ha subìto il ritorno dei veneti e ha ceduto dopo il prolungamento.

Solo vittorie in casa, nella domenica dei canestri. L’unico successo esterno è del sabato pomeriggio, per mano di Caserta.

In un contesto di pur grande equilibrio, sorprende – negativamente – la sconfitta dei pesaresi, non solo nelle proporzioni. Solo nella fase iniziale la Scavolini Siviglia è rimasta in partita, poi si è arresa. Venti punti sul fardello, soltanto 62 punti segnati sono in netta controtendenza. Finora i biancorossi non avevano brillato in attacco, ma erano riusciti a farsi valere almeno in difesa. A Teramo, in poco più di 24 ore, sono affondate due squadre pesaresi, ma almeno la Vis ha l’alibi del rigore con espulsione che l’ha obbligata a restare in dieci. La Vuelle non ha alibi, è rimasta in… uno, White. Niente più. E ancora una volta a fare la differenza a sfavore è stata la percentuale dalla lunetta: Teramo 81.8% (prima di oggi era disastrosa con il 65.9%), Scavolini Siviglia 21,37: 67,7%, in linea con il 67,8% con cui si era presentata in Abruzzo. La domanda è spontanea: se c’era una squadra in preda al nervosismo doveva essere quella di Ramagli, ultima dopo il successo di Montegranaro la sera prima; perché sono tremate le mani dei pesaresi?

La seconda sconfitta consecutiva è il peggiore viatico a una settimana dal derby con Montegranaro.

 

TUTTI I RISULTATI

Giocate sabato
Acea Roma – Pepsi Caserta 82-89 (20-15; 19-17; 19-21; 24-36)
Fabi Shoes Montegranaro – Benetton Treviso 85-71 (22-19; 20-16; 20-21; 23-15).

Giocate domenica
EA7 Emporio Armani Milano – Vanoli Braga Cremona 80-66 (23-19; 19-19; 16-14; 22-17). Nell’ultima partita italiana prima del ritorno a Denver, Gallinari ha segnato 14 punti con ¾ da 2, 0/3 da 3 e 8/8 ai liberi, risultando il migliore dei suoi. Fra i cremonesi, top scorer Wafer com 22 (4/11 e 4/9). 10 i punti di Daniele Cinciarini (2/3; 2/4).

Banca Tercas Teramo – SCAVOLINI SIVIGLIA 82-62

Canadian Solar Bologna – Banco di Sardegna Sassari 85-80 (33-20; 17-14; 18-24; 17-22). Migliori realizzatori Sanikidze 27 (8/9; 2/5 e 16 rimbalzi) e Travis Dienes 23 (5/7; 4/8)

Angelico Biella – Sidigas Avellino 84-82 dts (14-27; 25-15; 7-16; 26-14; 12-10). Jurak 21 (9/13; 0/1 e 8 rimbalzi), Dean 20 (5/8; 3/7).

Umana Venezia – Novipiù Casale Monferrato 87-84 dts (17-23; 26-20; 18-13; 9-14; 17-14). Bowers 14 (4/6; 0/2), Janning 27 (3/7; 5/8). Malaventura 8 (1/3; 2/3).

Montepaschi Siena – Bennet Cantù 73-64 (21-16; 19-8; 16-17; 17-23). Andersen 23 (4/9; 1/1; 12/12 tl), Basile 19 (0/1; 5/11). Daniele Cinciarini 8 (4/6; 0/2).

Ha riposa Cimberio Varese

 

LA CLASSIFICA

Montepaschi 14
EA7 Emporio Armani e Angelico 12
Bennet, Cimberio, Sidigas, Pepsi, Umana e Canadian Solar 10
SCAVOLINI SIVIGLIA, Banco di Sardegna e Acea 8
Benetton 6
Vanoli Braga, Novipiù, Fabi Shoes e Banca Tercas 4

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