di Redazione
30 novembre 2011
Per le sigle 150 posti di lavoro a rischio nelle Marche. L’assessore provinciale: “Capiamo le difficoltà, ma rivedere i tagli”
PESARO – Esce dal vertice fiume con i sindacati, Renato Claudio Minardi, intenzionato a non mollare la presa sui nodi del trasporto pubblico su gomma. E dopo avere ascoltato preoccupazioni e timori delle tre sigle provinciali, l’assessore, “pur consapevole delle difficoltà del momento“, continuerà a cercare la revisione dei tagli decisi da Ancona.
“Cgil, Cisl e Uil – commenta Renato Claudio Minardi – temono che la diminuzione complessiva delle risorse (1 milione e 660mila euro più Iva), che scatterà da gennaio, possa mettere a rischio nel territorio regionale 150-160 posti di lavoro“. Si richiede l’ulteriore riorganizzazione del settore, nei livelli locali, ma secondo i sindacati “nel territorio provinciale il percorso intrapreso dal 2006, con grande sforzo, ha già portato agli standard di ottimizzazione e produttività che erano stati indicati. L’aumento dei passeggeri registrato ne è la dimostrazione“. Per cui: “Ulteriori tagli senza discrimine avrebbero gravi ripercussioni. Chiediamo un tavolo con tutti gli attori interessati“.
In sostanza, per Cgil, Cisl e Uil “la riorganizzazione deve passare necessariamente anche dalle sinergie tra singole imprese” e la strada, sottolineano i sindacati, potrebbe essere “la creazione dell’azienda unica, almeno a livello di bacino“.
Così Minardi: “Continueremo la concertazione con la Regione. Capiamo le difficoltà generali ma manifesteremo le nostre ragioni, auspicando la revisione dei tagli. Per noi, il trasporto è un servizio sociale e chiediamo anche alla Regione di consideralo all’interno di questa prospettiva. D’altra parte, i risultati raggiunti da Adriabus parlano chiaro. Ribadiamo l’ottimo livello sulla qualità del servizio erogato, che vede il bacino di Pesaro e Urbino primo, a livello regionale, in quasi tutti i parametri“.
Già nei prossimi giorni, a Ancona, l’incontro con l’assessore regionale Luigi Viventi.
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