di Redazione
28 novembre 2011
di Davide Perugini
PESARO – Altra occasione sprecata dalla Scavolini Siviglia di rimanere nel gruppone delle seconde, perdendo, dopo una partita giocata sottotono, contro la Sidigas Avellino degli ex avvelenati Marques Green e Ron Slay, vero protagonista dell’incontro. Sempre sotto nel punteggio, Pesaro, più di volontà che di tecnica, riesce a rimontare fino al 69 pari a due minuti dalla sirena, ma, dopo che Hackett e Lydeka hanno sbagliato due rigori da sotto per portare al più 5 i biancorossi, Avellino chuide il discorso con due triple concesse con troppa facilità a Spinelli e Dean. Come successo nelle precedenti sconfitte, anche questa volta la Vuelle cede di schianto negli ultimi secondi, perdendo con uno scarto in doppia cifra, rischiando di compromettere le classifiche avulse che determineranno l’accesso ai playoff.
IL MOMENTO DELLA SQUADRA:
Un paio di domande: Se prendi il capocannoniere del campionato, ha senso fargli prendere solo dieci tiri e nessuno nell’ultimo quarto? Se il tuo play titolare Hickman resta in panchina nel momento della rimonta, esiste un problema play? Le risposte deve darle per primo coach Dalmonte, chiamato a risolvere i dubbi in cabina di regia, dove Hickman accusa troppi momenti di confusione e Traini viene punito al primo errore. Vedere White fermo nell’angolino ad aspettare gli eventi nei momenti topici dell’incontro, fa ritornare in mente l’abulico Almond della stagione passata, ma James, fortunatamente, è dotato di tutta un’altra classe che dovrà sfruttare per prendersi molte più responsabilità.
I PIU’
Il carattere di Pesaro: Certamente esistono problemi tecnici da risolvere, ma la Scavolini sta dimostrando di avere gli attributi per raggiungere la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, primo obiettivo stagionale.
Il calendario: La Scavolini Siviglia dovrà affrontare nei prossimi turni, Teramo e Montegranaro ferme agli ultimi posti. Occasione ghiotta per ritornare nei quartieri alti della classifica.
Ronald Slay: Ci aspettavamo le sfuriate del folletto Green, ma a fare più danni alla difesa pesarese è stato il numero 35 con la fascetta, con Jones in difficoltà sulla sua marcatura. Indiscusso MVP dell’incontro.
E I MENO DELL’OTTAVA GIORNATA
Daniel Hackett: Vuole dimostrare a coach Vitucci, che a Treviso lo relegava in fondo alla panchina, tutti i progressi fatti nelle stagioni pesaresi, ma il nervosismo lo frena inducendolo a troppe forzature. Ma al migliore italiano del campionato si può perdonare una partita negativa.
Tiro da tre: 7 su 24, (Jones 1/8 – Hackett 0/4) nel basket moderno non puoi arrivare al successo tirando con queste basse percentuali.
Tiri liberi: Ancora otto tiri sbagliati a cronometro fermo, indicativo l’episodio per scegliere chi doveva battere i liberi di un tecnico:discussione in campo poi ci va Cavaliero che fa zero su due. Lavorare, lavorare……..
DAGLI ALTRI PARQUET:
Siena, che perde per un brutto infortunio Kaukenas, travolge in trasferta Cremona e rimane da sola in testa, Milano perde a Caserta e Cantù viene sconfitta a Roma dove ha debuttato il play della nazionale Mordente, proseguono i problemi per Montegranaro battuta da Casale e per Teramo battuta da Sassari. Negli anticipi del sabato Varese ferma la striscia vincente di Venezia e Biella espugna il campo di Treviso. Ha riposato Bologna.
TRE TOP TEAM DELL’OTTAVA GIORNATA:
ACEA ROMA
PEPSI CASERTA
SIDIGAS AVELLINO
TRE FLOP TEAM DELL’OTTAVA GIORNATA:
BANCA TERCAS TERAMO
E7 EMPORIO ARMANI MILANO
SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO