MONTECCHIO – Hanno deciso di andare avanti. Nonostante tutto. Nostante gli appelli della dirigenza (“Servono 30 mila euro, solo per le spese di gestione, per terminare la stagione”) siano fin qui caduti nel vuoto e nonostante gli incontri effettuati dal sindaco Formica con vari imprenditori locali non abbiamo prodotto esiti positivi. “Andiamo avanti – hanno spiegato i dirigenti biancorossi -, abbiamo deciso così perché non vogliamo lasciare sulla strada 50 ragazzi di Montecchio e perché non vogliamo perdere il titolo sportivo. Il prossimo anno, infatti, è nostra intenzione continuare anche in Promozione. Noi siamo uomini di calcio, non come dice qualcuno… A tempo debito spiegheremo come stanno le cose. Chiariamo che mister Tresoldi, come i pochi ragazzi che hanno deciso di restare, non percepiranno e non hanno fin qui percepito un euro”.
Chi resta, al di là dell’attaccamento alla maglia e all’ambiente, continuerà a giocare e ad allenarsi probabilimente per mettersi in mostra e trovare, in futuro, nuove o migliori sistemazioni. Stesso discorso per Tresoldi: all’apprezzabile unione d’intenti con la dirigenza si somma la possibilità di lanciare qualche giovane e mettersi così in mostra come allenatore preparato e dall’occhio lungo. Ricordiamo, infatti, che proprio l’allenatore ferrarese riuscì a lanciare Marongiu poi finito, l’estate scorsa, in B all’Albinoleffe. Giacomi e almeno 3-4 elementi di Juniores e Allievi potrebbero ripercorrere se non la stessa strada, un cammino simile.
A Chiaravalle, intanto, lo stesso Tresoldi si ritroverà in pratica con una squadra Juniores. Anzi, peggio. Se ne sono andati via anche Badioli, Montanaro, Rexephi e probabilmente Giovanelli. Ai pochi rimasti (Ponzoni, Carciani, Pacassoni, Urbani, Mangoni, De Angelis, Bertinelli più Giacomi) si uniranno diversi giocatori che questo sabato sono scesi in campo con la Juniores regionale. “Viviamo una domenica alla volta” ha spiegato telegraficamente Tresoldi.