Di Domenico riflette su “casellino” e ospedale unico

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31 ottobre 2011

Alessandro Di Domenico

Il consigliere Pdl Alessandro Di Domenico

PESARO – “Nell’incontro con gli amministratori locali sul tema delle infrastrutture, il presidente Drudi  ha avuto una bella intuizione nel porre al centro dell’attenzione il “casellino” di Santa Veneranda e l'”ospedaluccio” unico Pesaro-Fano, perché così facendo ha fatto emergere tutta l’inconsistenza politica dei nostri amministratori”.

Parole dure quelle del consigliere comunale Alessandro Di Domenico, che in un comunicato redatto di suo pugno continua: “Personalmente ho partecipato all’incontro e ho sentito il presidente Ricci affermare, così come era stato detto dalla Regione, che “non può essere che le infrastrutture viarie alla fine costino più del nuovo ospedale unico Pesaro-Fano, riferendosi al sito di Fosso Sejore. Con questa dichiarazione ha ammesso che il compromesso, al ribasso aggiungo io, politico, raggiunto sul sito di Fosso Sejore, è quello meno adatto per realizzare un’opera che condizionerà per sempre quel territorio, più vocato a rimanere incontaminato che per un ospedale unico”.

“Lo stesso discorso vale per il casellino di Santa Veneranda – continua Di Domenico – Il sindaco Ceriscioli ha voluto sgomberare ogni dubbio sulla sua realizzazione al presidente Pagliano. Ma il sindaco forse non ha capito bene che per le associazioni di categoria un casellino che colleghi solo la direzioni sud, vietata ai mezzi pesanti e senza un’uscita provenendo da nord, è un’opera inutile, che non crea nessun sviluppo futuro e che risulterà dannosa alla città. Ceriscioli non ha ancora capito che il suo casellino costa 20 milioni di euro di più che il casello previsto sulla Montelabbatese. Casello, non casellino, quindi bidirezionale, e che con quei 20 milioni risparmiati, Anas e Aspi (il principale gestore autostradale italiano, ndr) sarebbero più propensi a investirli per il raddoppio della Montelabbatese e la circonvallazione di Muraglia. Ricci e Ceriscioli dicono che ormai è troppo tardi e che si farà a Santa Veneranda, ma non è vero. Se Aspi riceve un dietrofront, loro sono pronti a tornare sulla Montelabbatese, parola di Paglione, e loro sanno chi è Paglione. Certo che mi auguro che non gli chiedano di smentire, ma ormai è certo che per loro questo tira e molla è diventato snervante”.

“Io ringrazio Drudi – chiosa Di Domenico – che ancora una volta mi ha messo nelle condizioni di convincermi che occorre segnare il passo. Ricci, Ceriscioli, Mezzolani e tutti gli altri non sono più in grado di offrire risposte adeguate alla nostra collettività, e non si sprechino a criticare il governo nazionale, sanno fare solo quello. Mi sorprende che le associazioni di categoria non si dissociano da questa politica locale che non porta risultati e vedono solo sprechi”.

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