di Gianluca Murgia
CORIANO (RIMINI) - Non si dimenticheranno facilmente le lacrime in mondovisione di Kate, la sua fidanzata. E la disperazione di papà Paolo. E gli occhi increduli di Valentino Rossi. E le lacrime di Capirossi. Tutte fitte negli occhi e nello stomaco.
Non si potranno dimenticare in fretta le immagini, fotogramma dopo fotogramma, del casco vuoto di Marco Simoncelli. E quella lenta inesorabile attesa spaccata dalla voce commossa del giornalista Paolo Beltramo che ne ha dato, in diretta, l’ufficialità di una morte a cui nessuno voleva credere. L’addio a Marco Simoncelli, per chi abita in questo angolo d’Italia, dove Marche e Romagna si confondono, anche nell’accento, è qualcosa che lascia impietriti, attoniti, increduli. In molti, anche da fuori provincia, hanno deciso di recarsi fin dal primo pomeriggio a Coriano, il piccolo centro dove SuperSic viveva con la famiglia. Molti negozi, anche nella vicina Cattolica, il suo paese natale, oggi pomeriggio sono rimasti chiusi. Sul vetro, dietro la serranda abbassata, un piccolo cartello: chiuso per lutto. Perché questo dramma ha colpito sia chi lo ha conosciuto personalmente, magari rubandogli un autografo o una foto per strada sfruttando la disponibilità fuori dal comune, e sia chi lo ha apprezzato come gran pilota, come centauro atipico, fortissimo e raro perché così enorme in confronto ai filiformi colleghi.
“Ora vai e insegna agli angeli come s’impenna” recitava lo striscione srotolato dai suoi amici di Coriano. Simoncelli era un ragazzo schietto, simpatico, che pareva quasi uscito da una collana di fumetti. Era un personaggio mediatico senza volerlo. Sembrava l’amico del bar, quello con cui parlare della gara appena corsa, del Milan o della ragazza che ti passava davanti.
Sensazioni di sbandamento. Come quella che provi mettendo il piede a terra dopo un lungo viaggio in nave. Simoncelli, oggi, lo ritrovavi tra la gente, nei discorsi della gente, negli occhi della gente.
In molti hanno deciso di andare a rendere omaggio al campione nella sua Coriano, anche solo per lasciare un fiore o una lettera. Altri hanno invaso il suo profilo Fb, commentando minuto dopo minuto l’evolversi del dramma.
“Simoncelli era il nostro idolo - hanno raccontato alcuni ragazzini di Coriano, scesi in piazza, per stringersi in unico abbraccio collettivo -. Era sempre disponibile e presente alla festa del paese come se fosse un cittadinocome un altro. Anche se era un campione del Mondo”.
Sic era ben voluto da tutti, grandi e piccoli. La mamma Rossella e la sorellina Martina, distrutte dal dolore vissuto in diretta televisiva, sono rimaste chiuse in casa. Solo lo zio, in silenzio, è passato tra le gente per condividere il dramma, lo strazio, l’incubo che si può vivere quando viene a mancare un ragazzo di 24 anni. Non una parola. La casa di Simoncelli è diventata così meta di pellegrinaggio: i carabinieri del posto, in rispetto del dolore della famiglia, hanno deciso di bloccare la strada deviando il traffico e il viavai incredibile di persone arrivate a Coriano.
Sulla sua pagina Fb, chi lo conosceva bene ha scritto: “Vorrei scrivere due righe, a nome di tutti noi amici di Marco. E’ stata una giornata terrificante, incredibile, per le persone più care a Marco, i genitori, la ragazza Kate, per noi amici d’infanzia, per tutti quelli che gli volevano bene. L’abbiamo visto per l’ultima volta qualche settimana fa, al “Karatella Race” di Coriano, lui sempre disponibile con tutti, sempre sorridente e con tanta voglia di fare il suo mestiere. La voglia di correre ce l’aveva nel sangue, in pista, per strada con le sue impennate lunghe chilometri, con i suoi freni a mano e con le sue frasi tipiche come “sono arrivato un po’ lungo” quando finiva nel fosso con le sue bmw”.
MARTEDI’ IL RITORNO A CASA, GIOVEDI’ I FUNERALI
L’autopsia sul corpo del povero Simoncelli è già stata effettuata. Martedì mattina l’aereo con la salma del giovane pilota romagnolo atterrerà a Fiumicino. Mercoledì sarà allestita la camera ardente nel teatro cittadino di Coriano. Giovedì si terranno i funerali: Coriano ha annunciato che ci sarà il lutto cittadino.
Ieri sera, alle ore 21, nella chiesa cittadina si è tenuto un rosario con i suoi amici e alcuni i membri del fan club di Valentino Rossi. Troppo piccola la chiesa per contenere tutti i presenti: una cinquantina di persone sono rimaste fuori, nel piazzale. Dopo le parole del parroco al paese, alle 21.30, nel vicino teatro, a due passi dalla piazzetta dove si sono raccolte centinaia e centinaia di persone, dove da oggi pomeriggio si moltiplicano mazzi di fiori e biglietti, è stata aperta al pubblico un mostra fotografica allestita con le immagini dell’ultima manifestazione tenutasi a Coriano, la “Karatella race”: una tipica gara dei carri, molto conosciuta a Coriano, a cui aveva partecipato anche Marco. Le foto - molto belle – mostrano un Simoncelli felice, per l’ultima volta, con il suo paese.
VALE SMETTE?
Da una fonte di Sky Sport si era appreso che Valentino Rossi avrebbe dichiarato di pensare al ritiro dopo la morte del suo grande amico Simoncelli. In molti, guardando le lacrime di Valentino seduto all’interno del paddock, lo avevano pensato.
Oggi, però, è arrivata una prima replica: «Vale non sta pensando assolutamente di smettere, mi dispiace che girino queste notizie false in momenti così». Il messaggio su Twitter è di Alessio Salucci, l’amico di Valentino Rossi che lo segue in tutte le gare come assistente.
ANCHE IL PESARESE SIMONE GROTZKYJ GIORGI SALUTA MARCO
Su Fb il pilota Grotzkyj Giorgi, pesarese, ha scritto un personale toccante saluto all’amico Simoncelli:
“Io come Marco amo il mio sport anche se queste cose ci sbattono in faccia una realtà che esiste ma che spesso noi dimentichiamo, correre in moto è pericoloso. In questi casi reagire è difficile, o si lascia tutto o si va avanti più forte di prima…ogni disgrazia è un incrocio della vita e bisogna scegliere la propria strada. Conoscevo marco dai tempi delle minimoto e posso dire che Lui non avrebbe voluto veder piangere nessuno, io sento questo, io sento la sua energia intorno a me e voglio guardare avanti, voglio correre per Lui. Lui merita questo”.
LA PHOTO GALLERY DI MARCO GIARDINI A CORIANO (RIMINI):